Volontà - anno IX - n.8 - 1 febbraio 1956

suo tempo da uu referendum popolare? Dopo due mesi è risultato che &<>lo due gruppi sociali, i cui diritti erano più limitati nel precedente ordine, abusano delle nuove possibilità di comperare bevande alcooliche in quan– tità illimitata: la gioventù e le donne principalmente nubili. Per queste due categorie, il consumo è aumentato del 33 per cento. Per gli altri è in attività un comitato popolare composto di tutti, assolutamente di tutti i gmppit partiti e organizzazioni svedesi e che dispone di un'ampia sovvenzione sta– tale, per ben condurre una guerra di propaganda contro l'abuso dell'al– cool e per combattere i risultati negativi previsti. Quello dei comitati, i11 cui intcn-cugonC'I tulti i gruppi senza disti11zione di tendenza o di rango SO• eiale, è un Cenomeno tipico della vita nazionale. Un altro comitato nazionale, di identica cmnposizione, è in azione questo mese come organo diretto per una colletta nazionale in favore di certi paesi insufficientemente sviluppati o, più concretamente, per la or• ganizzazione di scuole di formazione professionale in Etiopia e nel Paki– stan. Anche un'organizzazione, come la SAC libertaria, che è completa– mente al margine della politica parlamentare, partecipa a questa pro– paganda. Il razionamento dell'alcool, introdotto con il primo plebiscito nazio– nale realizzato in Svezia, fu soppresso da un accordo del riksdag (parla– Jnento) dopo lunghe consultazioni con le organizzazioni popolari interessate. li problema del plebiscito ua;,;ionalc, come forma di <·onsultazione di– retta dell'individuo cittadino, è st.1to discusso molto in questi ultimi 1umi. lu generale, i rappresentanti dei partiti governativi (socialisti e agrari) rn.1- nifestavauo abitualmente il loro scetticismo, mentre l'opposizione (libe– rali e conservatori) erano favorevoli. Altri, partendo da punti di vista federalisti, raccomandavano il plebiscito come un'istituzione di politica municipale, cioè per decidere su problemi locali concreti alla portata di tutti. Due mesi fa, però, il paese Cece un'altra e.spcricmi:a di plebiscito na– zionale. La Svezia è uno dei pochi paesi europei che tutt'oggi conserva il transito a sinistra. Un comitato di periti nominato dal riksdag e dal go– verno, si pronunciò quasi unanimamente in favore del transito a destra. Innanzitutto, i partigiani della integrazione scandinava vedevano in questa riforma una nuova tappa di unifìeazione nordica. Fu deciso di sottomet– tere la questione al plebiscito nazionnle. Quasi tutta la stam1>a approvava la riforma. Si formarono due comitati di privati cittadini, di politici, di scrittori, ecc., uno di« sinistra>> e un altro di « destra», ed i due, per pura coincidenza, sollo la presidenza. di politici socialisti ed entrambi dotati di identiche sovvenzioni statali allo scopo di fare una propaganda nazioua.le in Cavore delle rispettive tesi. Nel plebiscito intervennero piìi del 52 per cento di elettori; 1'83 per cento si pronunciò contro la riforma, in modo che tutti i progetti elaborati furono messi in archivio ed il problema non si discuterà più fìnchè l'evoluzione scandinava non tornerà a porlo all'ordine del giorno, in ruta situazione in cui le difficoltà tecniche e la spesa sa- 424

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