Volontà - anno IX - n.8 - 1 febbraio 1956

LET1ERE 1 PROSPETTIVE E REALTA' IN SVEZIA Stoccolma, dicembre 1955 LA SVEZlA è, in generale, un paese caratterizzato da un·cvoluzione sociale lenta e pacifica. Le tensioni sociali esistono come in ·tutto il mondo, però i conflitti economici non sono aggravati da forti discrepanze 1,olitiche, religiose e di ordine internazionale come nelle nazioni conti– nentali. I conflitti acuti sono rari e la polemica sui problemi politici-so– ciali immediati e futuri avviene sotto una forma di discussione abbastanza calma, obiettiva, come se tntti ammettessero che, nonostante tutte le dif– ferenze d'interessi e d'opinioni, rimane qualche cosa in comune. t possibile che sia così; è innegabile che esiste uno te stile di vilft >) democratico nonostante ci siano apprezzamenti diversi riguardo alle forme e 1>os!libilità di questa democrazia. Ci sono due ratti che è bene osservare per comprendere la situazione e la mentaliti1 alluale del paese: ben presto un secolo e mezzo finirà, durante il quale la nazione uon è intervenuta in nessuna guerra, cd econo• micamente dal 1946 il salario reale (il potere d'acquisto effettivo) dell'o• peraio svedese è aumentato del 62% per gli uomini e del 70% per le donne. Ci proponiamo di dare, in questo scritto, un piccolo quadro dell'am• biente attuale, in generale, parlando di una serie di problemi e di fatti sociali che, visti dal di fuori, rivestono un'importanza molto diversa e <1nasi po!lsono !lcmbrarc di ordine pcriforico, ma che tuttavia, tutti in. sieme hanno preoccupato e continuano a 1neoccupare gli esponenti so• ciali e caratterizzano l'ambiente popolare. Uno di <1ucsti dettagli è quello che noi chiamiamo abitualmente la nostra « rivoluzione di ottobre ». Due mesi [a fu soppresso, dopo molti anni di discussioni calorose, il ra– zionamento sull'alcool. Come avrebbe reagito il pubblico davanti a que<,ta nuova i< libertà >I conseguita con la soppressione del razionamento, votato a 423

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