Volontà - anno IX - n.6 - 1 novembre 1955

grande Dio ». Dirò che uno di essi ha risposlo ai discorsi ufficiali. Ha dello fra l'altro: « Noi siamo gli ultimi soldati della guerra». Parole convenzionali o Yeri1à? ». Gli ultimi soldati-<lclla-guerra. Bisognava, e bastava, dire gli. ultimi– sohlati. L'idea par cl,iara: dopo cli noi nessuno più vorrà fare il soldato della guerra. Ma co11tie11.e il germe che corromperà l'avven,ire: tanto più per gente che formula <1ucll'idea dopo aver recitato il Plltcrnoster che già è espressi<me di una subordinazione cle/Jo spirito. Solo quando nessuno vorrà più fare il sol<lato, nè J>Cr la guerra nè per la /XlCC. sarà certamente allontanato il pericolo che i pazzi ci ricon– cluccmo alla guerra. Fine/ii! si accetta di essere « soldato D. cioè in. qualche modo membro di una massa di uomini ubbi.clienti senza discussione alle dec.isioni di capi, ht guerra rimarrà sempre il più certo ,,ericolo dell'avvenire. c. UN ALTRO ONNISAPIENTE Con la fine ingloriosa di Mussolini pareva che di su1,cr-uomini esperti di 111110, che su tulio decretano, foue spc111atra noi la specie. Ma ci s1ia1110accorgendo che un altro ne è malurato, meno armato di polizia, ma assai piU ca1,ace di irreg1imen1are gente :il suo servizio con i mezzi suoi propri: il Capo della Chiesa cattolica, il Pa1,a. Ogni tanto in 11iazzaS1111 Pietro ne abbiamo la prova: « adunate ocenniche », un bel discorso destinato a far-testo tull'nrgomcnto del 1iorno, ap1>lausi unanimi ed entusiastici {si H che chi grida non pensa) ed infine un Signore che s'affaccia al balcone e benedice: pro1>rio all'uso d'una voha. L'uhima aclunntn c'è 1t:ua J)er mos1rare il peso raggiun10 dalla macchin2 i11tru11pa, tricc del Centro S1,orti,·o ltalinno. Un « corico di giovnni ra1>prese111a11ti d lullc le regioni d'llalia » ha sfilato per due ore, raggiungendo da 1•iaua dell'Esedra la pi:izza di San Piciro. Divise a vivaci colori, bandiere idem, campioni, 1ifo per i um1,ioni: gli ingre• dienti 10liti dello 1peua.colo, organizzato nei modi soliti, E, allorno, si dice ouantamila couvocati, il mnre degli 11pe11a1ori,nella J)iazza, nella via della Conciliazione, perfino sui rabbricali del Gianicolo. Tullo fo brodo. Cli italiani son ridoni «muta»? essendo nuS!a, invece di 11ra1ic:1n lo s1>0rt (un qualsiasi sport) ti limitano ad auieparti come gregge url.:m1c attorno ai cnm1>ioni profcasionis1i? Ilcne, bene. Cli si 11ro1>in:1 un discorsetto coi soliti ingredienti dei pre1i: fate bene, figlioli, ma arricdli1e lo IJ>Ortdello fpirito crislinno, eccoci pronti ad aiutarvi, ecco in questo decennale cltl S.S.I. la r:issegna dei risultali. li 1u110condito con banalita sulla ginnastica e l'agonismo e l'atlelismo, con i sorrisi lieti dei 11rincipi• della-Chiesa al conlorno, con lo spcnacolo finale di dieci minuti di gioco (a pallacanestro). Ben a ragione il Pap:. ha confron1ato l'i111crcs~ della Chiesa per « il mondo dello .sport• con quello 1,er il « mondo del lavoro•· Dovunque c'è un motivo allorno al quale si possa.no trasformare le persone in gregge, la Chiesa è presente. Parla di spirito, ma pensa al sodo, al suo po1ere. Sa che ogni macchina. che eviti j( pensiero 1>erson11le gio,·a :illa stabilità del suo dominio: e che non c'è un non-pensare migliore dello spendere 1a1110 nel pro11rio 1empo nella leuura di quotidiani !por1ivi, nclJ'nppauionarsi alle partite tra.smcue al.la radio ed :alla TV, nel for ala ai corridori che passano, insomma di 1uuo l'insieme negativo che sta nella condizione di «tifosi•· Il Papa sa tutto. Ha 1empre ragione. 320

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