Volontà - anno IX - n.5 - 1 settembre 1955

ti più feroci, più barbari; che tanto i 10l– tl11i nazisti quinto quelli delJ'Arm111 roa• ~a ~i uguagliavano nelle volontà di11rut- 1rid nei conlronli de.Il■ Polonia. Vi 10no rievocate le llr■gi che i n■zi• ni hanno compiuto tu gli ebrei e per 11u111110 orm:ai tiano infamie note I tulli, non ti può a meno di e11ere riafferrati dal– l'orrore come se ti leggeucro per la prima ,olu1 o louero 1010 il riconlo di terribili inrubi. Ed il cuore e la ragione !lenl■no, nono1t:m1e le numerose te!limonian%e tu di Che, ad ammcllcre che orgie di Hn• ,:ue ii■no i!tate compiule i"U milioni e mi• lioni di ebrei, così I ungue freddo, aeou the ne11pure la più slUpida neccuità di «ue~ra polche dar loro un'appan:nxa di i:;iu.tificuione. (E Hupiace ancl1c çhe 1 11 opinione 11ubbliu non reagi.uc allora. MA la guerra aveva prodouo 111111 di8ir11cgra– l!.ione di tulli i valori morali ed uma– ni. Ciucuno era preoccupato di aalv■re 1e ~IC•'O dal dilu,,io. Poi le notizie erano ro•i terribili d■ non ucderle vere: ti prc• frriva penure che face~ro parte della 11rop1g1nda contro il « nemico•) Il l■miger■to muro di V111u1vi1,creno dai nazisii per isolare gli ebrei del ghet– to 1.l:il rcito della popolazione e al di Jù clel quale si eommi.sero atrocitù da inrcrno tlnn1e1t0, è un■ di quelle vergogne di cui la noitra civihà non J>Otràmai ri.seanaui. ~u&t'il■no orrore ceni e11isodi di crutlel– lÌI 11u:is11, che 11011 10110 cerio imaginari f)Crd1è, purtr0J>po, ben ■hro abbiamo udi– to: 11ucllo dell'agente della Cl1esrapo che 1licct•u di 11011 ()()ter fare cola:io11e se pri– m<1 non at:e.ssc ucciso alcuni ebrei e che raccon1ava con sadica compio«n:,a come gli piaceue .,,Janene in carrozu al mal• lino pn le vie del ghetto e puntare il ,uo fucile comro le più ouraenti fanciulle e– braiche che incontra.sse. QueUo dei due ur. ficiali ledCJehi che per 1emplice di11or10, per eaercitazione di tiro epuravano augli ehrci cl■I bnlconc di unn casn che dovn 11111 i;heuo. O ancor più 1erribile l'ci1i– •odio di quella madre che per ne:r ■C· cenato di allevare un bambino ebre:o in- 268 ~itme ai suoi tre, ,enne punita con l'ae• dsione dei &uoi ire figli. E qu3JllO orrore e pietà per quegli ebrei rhe, pur di vivere un giorno di più, di• \'Cntavano i carnefici dei loro 11eui com• pagni e peHino dei loro familiari. (Quale cini~mo e aadi!mo nel g1rba10 di.sooho di 11ucll"ufficiale 1edc1co che dopo aver rin• gr8'ia10 una iiellanti1111di ebrei per la collaborazione che gli avevano dato nd distruggere il 11ucirticrc ebraico di Podla- 1ic, ordina il dietro-frorll e li (■Jcin tuui quanli con una •carie■ di mitra). Di fronte a tali ma»acri di uomini, do11. ne, ,·cechi e bambini c'è d■ chicdeni te l'impiego dcli■ bomba ■lomiea che ci a• guag.lia tuni nello 11euo dc1tino di morte, d1c non permcue che iopravvivono i fe– roci carnefici o gli indifferen1i che 1olle• rano tali barbnric, non till 1.lapreferire. Altro punto ccn1ralc del libro è l'insur· rezione di Var11via del luglio 19.f.k Il mi• lionc di cittadini di V ■naa.ia avcu rlt'• eoho l'appello di lhidio Mo1e■ che in\i• lava lutli i ciuodini a 1rw/ormar3j in ,ol. ,lati... , a combattere N>ntro i tedeschi.•., od ini:iore una lolla corpo II corpo nelle Slrade. nelle case. nelle fabbriche, nei m•• ga.::i11i della citlù•.. i.\lu !"eroismo ed i -■• critici di cui dettero 11rovu 1u11i i polac• chi rurono inutili per il mancato aiuto dei 1ovic1ici, cl1e pur ti trovavano con il loro c•t-rcilo nei sobborghi della ciuii. L'insur. re11ionedi V1r11vi1, che do,·ev11durare una tC:llimana, durò 63 giorni e quando i rD1- 11i cntr.arono in eiuù uel gennaio del lffl, vi trovarono un mucchio di rovine ed una 11opolazione dimi11ui11di un quin10. Ma i ruui figurarono i soli vincitori dei 1ede• tc:hi e permitero che il movimento di Re- 1iuenza pola«o 1ubi11JCforti perdile U– finchè u.seise eJautorato da questa luop doloroY lotta. Il the doveva permelttte loro di &ee,liere, per il futuro go\·erno della Polonia, J>Olacchi meno gelosi della loro indipendenza e dis11os1i n<l :m:enare le volontà di Mo1c11. Il libro si cimclude, ■lmiamo dello, con il processo dei iC:diei etponen1i politici polacchi davanti ■Ila uprem■ Corte della

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