Volontà - anno IX - n.5 - 1 settembre 1955

Core di mamma, ed io sono morta, Se vissi onesta a chi m'ha aiutato Rendegli un anno di gioia al minuto, Ma se t'ho campato di pane e vergogna, Ninna nanna, fanciullo mio bello, Per ogni tozzo di pane che m 'bau dato Rendi una botta di coltello. Ninna nanna, la fune si spezza 'Ed il tragno cade nel pozzo, Lo staffile ha il manico mozzo Ma l'accetta ha la lama piena; L'asino ha rotto la cavezza, Ed a me il cuore mi scoppia Più di rabbia che di tristezza E più d'odio che di pena. Non sempre così - disse il bifolco Che sarchiava la ristoppia A marzo sotto la brina e la nebbia - In aprile si seu1ina il solco E in agosto si (a la trebbia E in settembre il macinato. Non sempre così, nemmeno per te, Figlio di mamma disgraziato Che non ti vuole nemmeno la morte; Ma mò che il primo gallo ha cantato, Ma mò che il primo cane ha bajato, Innanzi che il sole spunti all'altura, Sentimi, sentimi, creatura, Ti voglio d.ire la belJa sorte Ti voglio cantare la buona ventura. Ninna nanna, il Re va in chieaa Con i princi,pi e baroni, Il Re va a pregare a Dio. Il popolo corre dalla campagna, Suona te campane, suC1na te a distesa,

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