Volontà - anno IX - n.5 - 1 settembre 1955

Gridate viUani, sparate cannoni, Chè tutto il capitolo è in cappa magna E il vescovo canta la messa solenne. Figlio di mamma, da dove mi venne La bella ,,isione della tua (esta? li ,·escovo prende il ciborio in mano Ed il Re piega a terra la testa. I mortai sparano nella strada E tutte le spade (anno il saluto. Core di mamma, il tuo giorno è venuto, Non mi mancare ma sentimi e bada: L'ostia sacra è 1>astadi grano, li Re è di carne come il villano, La ronca è di (erro come la spada, Questo ti dico e <1uesto ti canto. E se mi c8tnpi di lacrime e pane, Crescimj forte, non ercsccnni santo, Zanne di lupo e cuore di cane, Non mi morire di morte infame Non mi morire servo o soldato Come tuo nonno tuo 1>adree me, 1\fa per il padre che t'hanno scannato, Per questo ventre che t'ha portato Per queste mammelle che t'hanno allattato, Muori in galera, muori dannato, Sputa sull'ostia e roncola il Re. inna nanna, cuor mio desolato, Ricordati mamma che muore per te. ARTlJRO GtO\'ANNl"M'J Per mancanza di spazio. rimandiamo al prossimo numero le ccLettere dei lettori ». 264

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