Volontà - anno IX - n.5 - 1 settembre 1955

262 Per seavar sette palmi di fo~, L'arciprete s'è 1>reso il verro Per la messa cd il mortoro, E il governo il (ermaglio d'oro Per la tassa del1o sterro. · Cuore di mamma, hanno Jlrcso tutto, Comò di noce e letto di ferro, Persino la veste in cui sono SJlOSata E la corniola che egli mi ha data; Non ho nemmeno uno slraccio di lutto Per fare onore al mio amore ·distrutto E alla fede che gli ho giurata. Mi resta solo il saccone di paglia E il bidente dal corno spezzato E la roncola e la medaglia Che m'hanno man.data c su cui c'è A onore del padre che t'hanno scannato La grazia di Dio e il ritratto del Re. Niuua nanna, bambino adorato, Non 1>iangerc, mamma piange per te. Ninna nanna, or l'inverno è vicino, Son bianche già le montagne lontane, Come farò, come farò? ella màdia non c'è pili pane, Nella botte non c'è piìi vino, Nello staccio non c'è Jlill Carina E mamma e .figlio non hanno nessuno, Come farò, come Carò? O debbo morire di freddo e digiuno O chiedere un tozzo di porta in porta O far la malafemmina infame. Ma che me ne importa se tu non hai fame, Se tu non mi muori, ma che me ne importa? Un detto dice - Una volta per imo - E verrà il giorno che il cuore mio sogna. E quando viene e tu sei cresciuto,

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