Volontà - anno IX - n.5 - 1 settembre 1955

ASPETTI E CONTRASTI DELL'INTERNAZIONALISMO SE REMY. DE GO RMONT, che praticava da virtuoso la disso– &-ia:ione delle idee, fosse ancora tra di noi, avrebbe ben modo per cser• -citarsi contro certe « malattie » del linguaggio contem1>oraueo. La con– Cusione, sotto uno stesso termine, òi significati multipli, oggi fa di <1uasi iutte le parole maestre del linguag– gio 1>0Litico,delle parole omnibus, (delle parole valigie, direbbe Lewis Caroll), tanto più cariche di affetti– vità diverse in quanto che ciascuno le interpreta a modo suo. Secondo <1uelloche ci fo piacere sul momento ce ne serviamo nelle accezioni più c-on:radditorie, e si .finisce per essere prigionieri delle comodità deirequi– voco. Ciò accade della parola sociali– smo, della parola democrazia, delle 1>arnle rivoluzione, progresso, liber– tà, pace, comunità, ccc. Ma Je nozioni attualmente meno chiare, pur essendo passionataruente diballute, sono quelle cQc si riattac– cano ai termini del vocabolario che evocano le reJazioui reciproche, la permanenza, la fusione o il supera– mento delle nazioni. Così è che la parola « Internazio– nalismo >), auraverso vicende infini• te, si 1>resenta oggi a noi sotto pa– recchi aspcui e cou parecchi con– torni differenti. 252 L'uno si riferisce precisamente al– l'esistenza intera e perfetta - mora. le, politica e giuridica - delle na– zioni come organismi, come persone, come soggetti della storia. È a par– tire da questi esseri attivi, coscienti, responsabili e sovrani che si pongono i problemi 1dnternazionali»; è ad es– si che a1)particne di risolverli, con– frontando le loro volou1à con i nego– ziati diplomatici o con le armi. Lo 1( internazionalismo >), così compre– so, consiste a considerare il divenire umano al livello della società (intcr o ~upcr) nazionale, quella che costi– tuiscono con i loro rapporti e i loro impegni reciproci i popoli costituiti in Stati nazionali. Così, come Gian Giacomo Rousseau suppone, alla ba– se della societìt d'individui, un pri– mitivo contratto sociale (di cui pre– tende definire i termini e che ser\'Ì infine di base ideologica all'organiz– zazione nazionale cosi come l'hanno concepita i Giacobini nel 1793), così gli internazionalisti (nel senso in cui l'intende per es. il prof. Théodore Ruysscn) sono i teorici ed i legisla– tori di una lega, c)j una alleanza, di una federazione, di una unione o di una società delle Nazioni, considera– te come « alte parti contraenti » di

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