Volontà - anno IX - n.4 - 1 agosto 1955

ai11tu11doloin questo modo a precipitare sempre più i1l bauo. Solo e/ii l,a una gran– de riccl1e::::ai11teri'ore, può sperare rlì sal– tJ(trsi da una intera degr(ldc1::ione morale. Per fortu11a ci sono paesi in cui si è Jì· 11almente ca11ito come clebbo110 essere trai• tati i così deui asociali. In S11e::ia, per esempio, all'intemo tlel carcere la tJita si svolge come quA!lla Cli cli fuori. 1 detenuti ltworano, guadagnamlo, ( e />Ouono così es– sere anche di aiuto alle loro famiglie), 11clle occu1)(J::io11i che più si tultlicarw alle capacità di ogmwo. Esi'stono laboralorii, piccole officine, sale ricreatitJe, bibliotecl1e, rlo11e i detenuti climemicano di trovarsi in <1uelluogo per 1m reato commeuo. E non sono neppure totalmente .separati clalle lo– ro /(,miglie chè, clopo un pò cli tempo, essi so110 autori::::mi a visitare nelle pro1,rie ca.se i loro congiw11i. Ed è que5to il solo mrxlo per ma,ucnere vivi i viticoli d'a/• /etto tra il carcera/o e la JamìgUa. Qualcu– no dirà: dotJe sta, clum1ue, la 111111i::ione? Ebbe11e, in StJe::iasi pensa e/re sfo giù su/• fu;iente come 111ini::ioneL'aver messo clei linu'ti alla libertà cli un individuo. Da noi,- intJeoe, e/re desolazione! Perseverare ... Penso che uua rivista come Jlolo111ci dovrebbe essere più diffu~a, ma disgrazia1a. mente la genie o non legge o legge cose frivole. Non per que&lOdobbiamo seorag• giarci, t(UCSlo tnai. Quan10 maggiori sono le diffìcohà, tanto maggiore dev'essere la nostra volomà di continuare il nostro Ja. voro, di persuadere la gente della verità delle nos1re idee. Sono vecchio d'anni, ma per quello che riguarda le nost.re idee, mi sento lauto t>iù giovane di quando avevo venti anni e con la (erma ,·olomà di con1inuare, per quello d1e 11ouo modcslamente (are, a dare il mio contributo alla propaganda dell'ideale a• narchico che abbracciai sessant'anni fa. A. C. Tam11a, Florida 6 giugno 1955. Parole d'incoraggiament-0 c/1e ci sosten– gono 11ella11ostrafatica quotidiu11a. E ci fu piacere cl1e 1Jenga110 da un veccliio miCumte elle non è ancora stanco di lavorare 11erle nostre idee e clie ci intJilll a fare sempre cli più. UNA BUONA NOTIZIA Ci dispiace che quesla buona no1izia non ci c:oncerni, ma comunque merita, in tempi jn cui i governi in1crferisc:ono in tutla la vita dei cittadini, violando i 1>rincipi delle Costi1w.io11io le leggi che essi stessi si sono da1e o hanno souoscriue, che le sia da10 un certo rilievo. La suprema corte americana è intervenuta contro una decisione governativa 1endeme a restringere il cliriuo dei ciuaclini al passaporto. ln una rec:eme sentenza essa ha di– chiarato che per il ciuacliuo americano la (acollia di vit1ggiare all'estero non è cosa che il Governo 11ossaconcedere o non concedere, è un dirino fondato sulla Costimzione, <1uindi inviolnbile. ln<iltre ha dichiarato che se si ritiene c:he un ciuadino qualunque non SiQ-degno di avere il passaporto, questo deve essere stabililo da un giudice da– vanti al (1uali: il f!ittadino può difendersi e conoscere il motivo per cui gli è negalo il passaporto. Moho I.iene che ciò av,•cnga in America dove il maccartismo (ormai 1ramonta10, per fortuna) aveva fotto temere per le più clemelllari libertà del duadino americano. Da noi, i noslri grandi uomini di governo, sono sempre pronti a ricalc:are le pis1e a111iliber1arie dei governanti di oltre Oceano, ma ignorano deliberatamenle lutto ciò che ancora rimane laggiù di veramente democratico e i limiti che lo siesso governo ha di fronte alle libertà dei cittadini amcrica.ui . (Possiamo essere ('.erti che, nel caso specifico dei J)assaporti, eia noi si con1inucril a rifiutarli od a ritardarli a tutti coloro che, come ai bei tempi del foscismo, sono sche– dati come sowersivi, sia negli uffici del Ministero degli ln1erni, sia 11rcsso le varie que• sturc locali. Viva la libcrlà, della nostra repubblica democratica!). 202

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