Volontà - anno IX - n.4 - 1 agosto 1955

DISCl"SSIO.Yl I - FARE LO CRl'r'l'O della compagna lforucri • Utilità (/e/le rievoca– zio11i » 1 mi spinge a risponderle, <Ta– io anche che da parecchio tempo ri– muginavo il proposito di parlare del– le cose tr11t1a1c in esso. 11 motivo che ha i11dot10 G. U. n .,ui\•(•r,~ è 111 preoccupazione di 1ro– varc un modo 1>cr otlencrc un rcn– tlimcnto maggiore dallo sforzo col– lellÌ\•o, multiplo di tulli gli anar– •·hic-i italiani, in fnorc delle nostre idee. È un motivo che ci as:,illa da parecchio tempo. e ciò mi risuha ~ia dalla corrispondenza privata, &in dai contatti dire1ti clic ho a,,uto cd ho con i comp1t!,>'fll tulle le volle che e:,co dal pae&e dove vivo per ragioni di propaganda. lnfatti, anche 80 con altre argomentazioni e con una forma non così specifica (come ha Jatto G. B. <1uestavolta) l'argomen10 è sta• 10 trattato dalla nostra stampa. Ri. lleto, tutti, o almeno la stragrande maggioranza dei compagni, si preoc• rupa che il rendimento della nostra ::attivi1il è scarso, o c1uanto 1.ncno non C'i M!mbra corri.s1>ondere a <1uello che dovrebbe essere, dnto il nume– ro rd .i mezzi del complesso del ntO• virncn10 nnarchico in r1nlin e de:llu collabor11zionc che trovfomo nei com• 1 Vt>lot11ù. 11. 12, :i. VIII, 15 »wile 1955. 188 DI PI U' 1,agni italiani all'c:,tero ed in uhri ,li diver~e nazionalità. Nella analisi dei fattori che rcu– ,louo negativa o poco reddi1izia la nostra alliviti'1, mi sembrn che non :ii tenga conto di Canori ubb11s1t111z11 im– portanti, e che si finisc11 non solo 1>er dtttc la colpa ai compugnì in genere (e <1ues10 non è giusto), mu di im. battersi in COlll(lrtgni M!ri, ben r•re• parali che arrivano a sostenere se sia il caso di rimettere in esame addirit– tura i nostri principi. E=i temono che. <1uesti principi, formulati tanti anni fa, in un ambi<-nte tlher:io Jal no~lro dove esiste,•n una mentalità anch·e~a diw!r~a, non aderi-cano Jlii1 alle condizioni s0<:·ialidi o~gi, da <·ui 11110:ce il nos1ro disagio 1111ualc e la nostra impossibili1à di immcttcréi nella \fita sociale dei noo:tri tempi. E <1ucsto è proprio capi1a10 a mc con un com1>agno dC"ipii1 seri, chf" ,•he in una grande dttà (inutile fa re nomi; non è per amore della 1,o– lcmica che scrivo, benti per tentare– di 1>or1are un modesto con1ribu10 all'esame del 1>roblcnu1 in oggeuo a1- 1ra,•crso uua diseussione nmichc,ole e fraterna, cosi come l'i111por111nz11 e la delica1eza del problemu richiede. dono). In omaggio nlla V<'ri1ì1, non dob– biamo « aw:r paura di guardurt• in

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