Volontà - anno IX - n.4 - 1 agosto 1955

taria, poggiata però su motivi puramente antimonarchici e senza alcun accenno alla soluzione autilegalitaria e rivoluzionaria del 1>roblcma stesso. A Messina - per esempio - gli anarchici parteciparono-con impegno a tutte le manifestazioni e le agitazioni antimonarchiche; dJfl'usero un ma– nifcs10 rivoluzionario e vari vo]antini dattiloscritti; tennero cinque tra– smissioni con altoparlante neUa principale piazza della città, tratlando dei principi basilari dell'anarchismo e senza mai accennare all'astensionismo; cd infine. il 2 giugno, parteciparono :il referendum, nstenendosi « per prin– cipio nelle elezioni politiche » - come conferma per Castelvetrano Rosa– rio Oiecidue'. A Siracu:,a, invece, la situazione fo diversa; appunto perchè ivi Um– berto Consiglio ed, Alfonso Failla - rientrato da Carrara nel maggio 1946 - :,q>pero prospellare anarchieamcnte ai giovani militanli il problema elet– torale e seppero interessarli alla soluzioue rivoluzionaria delfa questione istituzionale. Dopo numerosi contradittori, conclusi spesso con incidenti e mauile.:ol.izioni antimonarchicbe, jl 29 ed il 30 mnggio Alfonso Failla tenne a Siracu;:a due imponenli comizi, in cui sostenne il ricorso all'azione dirella rivoluzionaria e popolar~, coadiuvata dal Movimento partigiano, per l'abbattimento della monarchia e Jn instaurazione di una società, quale era stata preconizzata dalla «Resistenza»; ed affermò la neccssilà de1- l'a,tcnsioue dalle urne, come consapevole certezza che solo mediante l'azio– ne rholuzionaria i lavoratori avrebbero ragginnto un obbiettivo duraturo: una migliore :oocietà di liberi e di egualP. Le stesse tesi vennero sostenute a Trapani e, jn particolare, a Palermo dove il FaHla aveva tenuto - pri– ma del 29 maggio - numerosi contradittori con monarchici, aiutato da un buon gruppo di militanti, fra i quali si ricordano Silvestro Riggio di Burgio e Angelo Puccio di Favara. (cominua) GINO CERRITO 1 La fra!.: è riJlOr1a1a dolhl lettera cil, di Rosario Diecidue. 1 Per i due comiii tenuti a Siracusa, dr. Umanità Nova, 6 giugno 1916 (a. XX\ 1 1. numero 25). LA GRANDEPAURA l,a Gramle. Pa11ranon ha raggiunto i popoli, clre continua110 Cl goder;Si la Televitu'one n Jperore 11cl Tmocalcio a gfouare la PolitiCCl JU ordin~io11e, ecc. Ma .1:ì/un:iona per i Capi. Che geme 1,acifica, t111e.1:ti vari Molotov ed Ei.1:et1hower e Eden e faure e Adenm1er e per/ì,10 Scelba ecc., cl1e sentono ;SU di sè - non più .1:olta11lo Jui « loro • popoli - la minaccia delkr bomba Il. Si metteranno d'accordo. ([n.1:egnamento, per clii ci rimprovera il nostro p.1:icologùmo•..). 187

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