Volontà - anno IX - n.4 - 1 agosto 1955

tivisti " e isolati dal resto del Movimento, in una provincia in cui le tra– dizioni internazionaliste ed anarchiche hanno gli anni del Movimento anar– chico bakuniniano ste.sro 1 • Così come nei centri dell'agrigentino, la situazione rimaneva invariata nelle provincie di Caltanissetta, di Catania, di Enna, di Palermo, da dove Paolo Schicchi serviva comunque da punto di riferimento per gli anar– chici isolati, specialmente dal mese di marzo 1946, data in cui iniziava la 1mbblicazioue della « Ri,•ista mensile di cultura sociale" L'Era Nuova:. Pertanto, il .Mo,imento anarchico in Sicilia, alla metà del 19 1 J6, era effettivamente rappresentato dai gruppi di Tra1>ani, Castelvetrano, Mazara, Messina, Siracusa, Modica c, se si vuole, Agrigento; oltre che da un con– siderevole numero di anarchici a Palermo e da varie individualità piìi o meno attive e coerenti a Bagheria, Marsala, Salemi, Alcamo, Burgio, Ri– bera, Favara, Ragusa, Catania, Caltanissetta, Enna e altrove. Si era ancora, cioè, neJla prima fase della rinascita; ed è 1:.ertale motivo che Ja proposta di un Congreaso regionale anarchico, Jauciala dal gruppo di Messina, nel marzo del 1946, non 1>oteva suscitare che un'eco molto scarsa nonostante l'ottimistico comunicato redatto dal gruppo messinese nel.l'aprile succes• si\ 1 0 3 • Tanto pii.t che l'attenzione degli anarchici siciJiani la cui prepara– zione- salvo talune eccezioni - era ancora Jacunosa e inadeguata ai pro– blemi propri dell'anarchismo, era attratta dal problema istituzionale, sul quale anche se il Congresso di Carrara e la stampa periodica del Movimento si erano pronunciati in conformità con lo s1>irito dell'anarchismo, perma– nevano dubbi e riserve mentali in numerosi militanti. Sfuggi.re alla rumorosa messa in scena elettorale del 1946, nutrita di manifesti. giornali, radio, comizi, pubbliche manifestazioni, era estrema– mente difficile per dei giovani auarehiei, che vi,·evano per ]a J>rima volta Ja colossale «tragicommedia» deJle elezioni; s1>ecialmente quando i vec– chi militn111i nei <11rnli quelli nutrivano una.fiducia, che talvolta raseuta,,a la venerazione, ritene,,ano che fosse utile 1>artecipare al referenclum per li<1uidare In monarchi,, cd a1>rire un'era nuova nella storia d'Italia: l'era della Re1>ubblica-tocca-sanu dei mali della monarchia-fascista ormai scredi– tata, o del1a Re1>Ubbliea-minor-male la quale avrebbe garantito pane, la– voro e libertà, e,·i1an10 J)cr giunta la reazione che la monarchia avrebbe scatenata. Queste considerazioni, negative dell'antistatalismo anarchico, determi• narono in vari centri dell'isola una intensificazione della 1>ropagauda liber- 1 Cfr. C. CY.11.RITO, Saverio friKia nel primo periodo di at11'i:itàdell'lnterna:;ionale in Sicilia, in l\lo\•imento 01•eraio, maggio-giugno 19-U (1. V, n. 3) e ibibliogr1fia ivi citata. 2 Per i contaui dello Sehirchi con i vari anarchici aicilinni, cfr. l'annata 19.16 della rivista. , Clr. i co111uniC3.ti da Messina e da Siracu•a, in Umanità No,:a, 14 e 21 mano e li aprile 19-16(a. XXVI, n. II, 12, 15). 186

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