Volontà - anno IX - n.4 - 1 agosto 1955

larmeute dell'etica, questa tuttavia si ritrova nelle idee generali buone o cat1ive che egli esprime sulla società. L"ctiea ~ulla schia"itl1, sulla guer– ra, sullo sfruttamento dell'uomo, della donna, del fanciullo, il suo grado di mornlit~, o di. iuuuoralitì, si trovnno nei principi o nelle con– cezioni llolitiche o sociali che Jo scrillore enuncia. Al contrario, se un uomo lolla 1>eruna società iu cui tulli dovrebbero nere le stesse pos– sibilità di felicità, si può affermare che egli \ i è spinto da una morale sogget1ivn ~uperiore, e che <1uella contcnut,1 nel suo sistema è ugual– mente ~uperiore. lndip<'rHlenlemente, dunque, dai motivi co~mici ed umani, individua– li e colle11ivi dell'etica, noi dobbia– mo eercare l'etica di Bakunin nelle aspirazioni sociali, nella visione del– la , itn nuova che egli si sforza di Car trionfare 311Jla terra. I materiali 11011 mancano. E siccome si tratta di let– teratura sull'etica, di finzioni o di JHl••atcmpi di intellettuali che co– uruiscono dei sogni sublimi mentre di,1>rezzano o calpeslnno la ntiseria umana e si nutrono del dolore degli infelici, Bakunin si occupa i11111mzi– tutto, della vita sociale, dell'organiz. :r.uzione deJla società e dei principi che ne sono alla base. Ecco, in una scm1>lici1ì1apparente, qualche aspi– razione e <1ualche form11la dell'etica di JJakunin: « Le masse popofori ... voslior,o la u1m1glit11t=fleconomiett e socit1lc i,1- mm:it11t10, l'tiguagli<m=a· reale e co1111,icta, l'uguaglùm:a, per l.'ir,fm1 .• :ia, d('i me:::i di cliuertime11tò, cli i.s1rn:iont> e d'educll=i.-011e, l'ugm1• glitmu, nel lavoro, nella riparti:io,ie dei prodotti del lavoro colle11i.vo. I,, ug1wglia11:a iii tutte le a/Ire comli- :ioni di viw. La libertà sarei Jo11da– lc, sulf uguaglia11=a e sulla solidarietà ret1le di tutti: nel Ul.uoro e tielle, ri,. parti=io11e elci frutti ciel lcworo, in tulto quello che si cltia11w svi_luppo. fisico, imellettuale e morale, ù1divi– cl1111le, politico e soci<tlc dell'uomo, com.e pure i,, tutte le nobili ed u11w- 11e gioie e/ella vit"' clic fi110 acl ora 11011 sono state riservate clw alle clas– si erivilcgiate•. L · lnterna:io11ale vuole, in una f>ll· raia, un'or11a11i:za:io11e economica, politica e sociale, nella <11wle ogni essere umano, scn=a pregiudizi per le sue cllratteristiche ,urrnretli o iu.– clividuali, trova un<, usuale possibi– lità cli svilupp(lrsi, <li istruirsi, di petts(lre, cli lavorare e cli gioire ,!ella vita come uomo'. Che cosa vogliono essi.? Ciò che vò– gliouo oggi luui gli opera·; che pen– sc,110 e che oscmo: l'abolizione non soltanto politica, ma economica delle cfossi; l'ugm,gli<m:.a ecotiomica e so• eia/e degli individui 11ell'educazio11c, nel lm;oro e nel g0<.lime11to clei pro• dolti ciel lavoro, nffi11chè per tutti. gli esseri umani sullu terru, senza cli.fferen:<t cli m,.::iom,lità e di sesso, non ci sfo più che un modo di csi– sw11:<1,e clie qucsw esi..stt>11:<1 si ma– nifesti con fo più. grnmlc libertà di cittscuno nella soli<forictà di tulli'. Solo il soci<1lismo, come cercherò cli climostr(lrC negli urtico/i clic se– guirw1110, met1e11c/o ul posto della giust.i:ici politic", giuri</ica e clivim, la giustizia uma,w, sostitue11do al pa– triotti.s11w fo solU.lc,rielà universale degli uomini _e <diti co11corre11za ero- , .te11erl1 alfo Co111111issio,1c de1r ugua– slùm:a. 2 Ar1ico1o: lo scio11erodi Ginevra. 3 Ani("olo: l, ·a«1'to:itme in Austria. 177

RkJQdWJsaXNoZXIy