Volontà - anno IX - n.4 - 1 agosto 1955

!acile « sistemazione » e non già per senlitc e ponderate capaciti, ed ani. tudini didattiche. Il puro interesse scolast.ico, didattico e pedagogico, il che vorrebbe dire anche culturale 5Cientifico, morale e sociale è l'ulti– mo, seuunui si può trovare nella sca– la dei possibili interessi di un inse– gnante, e certo non sempre e sol– tanto per negligenza di <1ucsto. Vi è tutta una fluida situazione socia.le che altera i connotati della scuola: la decadenza dell'artigianato con Ja invenzione della macchina e quindi il sorgere e s,•ilupparsi dell'azienda collc11iva e dell'industria, l'aumento della capitalizzazione e dei monopoli assieme all'aumento della popol11zio- 11ce del proletariato hanno determi– nalo il feno1neno della disoccupa– zione tra quelle categorie di artigi11- ni ed OJ>Craiche prima più facilmen– te tro,'ttvano lavoro e pane; questo fatto ha determinato a sua volta il fenomeno della « corsa ai titoli di studio». Incremento della ctùturil? Sì, ma solo per voco. La cultura non ha titoli, ed allora avviene invece la turlupinatura della cultura pro– prio in quell'istituto dove questn do– vrebbe essere « rivificata )) da do– centi e discenti con un' ainorevolc ed appassionata coUaborazione. Og– gi i genitori cacciano i figli n scuola presi <folla psicosi dei titoli in carta bollata: <1uantc cose spiega <1uesta concomitanza psicologica! Si sommino tutte le considerazioni d,i sopra, assui poche in verità, ma <1uante bastano a far:ii un'idea del « disordine scol:istico • e si aggiunga il fatto che gli inseguunti, e non solo quelli delle elementari, ma assai spesso <Jttelli delle medie, portano ancora con sè la mentaliti, autorita• ria della tradizione, nonostante i progressi teorici della ped.agogia, og– gi suffragata dalla psicologia e perfi– no daJla psicanalisi, per cui, spesso in « santa alleanza » con le famiglie degli alunni, considerano questi ulti– mi dei « ribelli da domare e da sog– giogare o,•e occorra » piuttosto che degli a.miei da farsi suscitando in Jo. ro quell'accorta simpatia senza del– la quale iJ compito didattico e peda. gogico va alla deriva ed è destinato :allullimento. Quanto è sopra scritto merita di essere a1>profondito nei vari e mol– te1>lici punti. Quando si de,•e diagnosticare un male, bisogna avere il coraggio di denunciare le cause vicine e lontane ed intervenirvi con i mezzi e i modi adatti al caso, senza temere l'ira, la censura e la condamrn di coloro che 1>arassitano nel disordine delle cose. Le soluzioni elci problemi che tra– vagliano la società dipendono in buo– na parte dall'efficienza della scuola, perchè attrnvcrso una vera educazio– ne del corpo e della mente, siano ma– turate nello spirito dell'individuo, n"I <1ualesi svolge la "era storia del– J'uomo. VIOLA ESPERO CONCORDANZE ISTRUTTIVE No11molti lwmw 110tlltofino li clic 1m11to,or/I che il u Pùmo V111w11i » è 11010 in 1le11uglio,tippaiu la .sm1 co,1corclam:t1 co11 ,a,ue 11arti dei q, 1>icmi » cfo.llaCGIL e cor1 i « 1>iuni • tlelfo Co11fi1"lus1ria. Cl1e curio$R ec111a:io11e. Vimorti • CC/L, Jla11011i = Confind., clunque CCII~ = Con. /incl11s1riu ...• 170

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