Volontà - anno IX - n.4 - 1 agosto 1955

IL CONVEGNO NAZIONALE PER LA LIBERTA' NELLE FABBRlt:HE UN MOVIMENTO rivoluzionario che imposti 1a sua politica sin• dacale su un piano legalitario, dimo– stra chiaramente di avere assunto po– sizioni di difesa, prive di slancio, Iuorchè verbale. Il Com•egno Nazio– nale per la Libertà nelle Fabbriche, tenutosi a Milano nel Salone degli Affreschi all'Umanitaria, nei giorni 29-30 giugno, ha confermato le con– dizioni di crisi di quel1a che fu la << grande C.G.I.L. » e la sua incapa– cità, di organizzare un piano di di– fesa. La for,rn di un'organizzazione risiede nelJa sua capacità di ripresa nei momenti di crisi, che non va di– sgiunta da un franco esame di c'o– scienza sngli errori commessi. Inva– no abbiamo atteso )a denuncia delle insufficienze nel passato e un pro– gramma coordinato di azione per il Iuturo. I sindacalisti susseguitisi a1la tri. buna hanno lamentato le sopraffa. zioni, ]e discriminazioni in atto e le pretese illegalità ai danni della clas• se operaia o quanto meno di quella parte di essa che milita nelle file deUa C.G.I.L. Hanno monotonamen• te riecheggiato i motivi o ]e parole stesse di Di Vittorio che, nel suo di. scorso d,'apertura, fluente come un torrente in piena sulle teste degli a– scoltatori per ben oltre due ore, a,'e• 162 ,,a pressocchè esaurito il dicibile in questo campo. Avremmo ,,oluto che qualcuno invece avesse dato lettura delle note della Confindustria, diffu. samente ri1>ortate sui suoi organi di stampa ufficiosi: 24 oi-e e Il sole, nel– le quali si afferma la perfetta lega. lirà dei licenziamenti - alcune mi– gliaia denunciati da Di Vittorio co– me soprusi intollernbili, e si citano gli accordi 8 maggio 1953, sul fun– zionamento delle Commissioni ln1er– ne, e gli accordi 21 aprile 1950 e 18 ottobre 1950 sui licenziamenti indi– viduali e coJJettivi. Quegli accordi che, ricordiamo, Di Vittorio 1firmò sorridendo, furono 1>resentati alle masse lavoratrici come grandi vittorie, che rintuzzavano la alterigia deJJe classi padronali e via dicendo. Erano o non erano vlho– rie? I membri delle Commissioni Interne, repentinamente estromessi dalle fabbriche e licenziati in tron– co in base appunto a questi accordi, hanno dirillo di chiedere a Di Vit– torio e a Santi il rendiconto della Joro gestione. Non si poteva ottenere di pili? (tentiamo un immaginario dialogo a difesa) Bene: ma perchè non lo si è detto? Non si dove\'3 scoraggiare la classe operaia; si confidava che il futuro

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