Volontà - anno IX - n.4 - 1 agosto 1955

strumenti dell'avvenire «socialista)). La questione è di sapere se questo ritorno si traduee con una ,•era pre– sa d.i possesso della cultura sociale da parte del popolo. [n generale ]'.ideologia sovietica condanna come « borghese» l'arte, Ja scienza, la filowlìa e il pensiero non sovietico. (La stessa cosa si ap– plica, in gradi diversi, agli altri to– talitarismi). Essa denuncia inoltre, come sopravvivenze e deviazioni bor. ghesi, tutte }e tendenze od orienta– menti condannati successivamente come deviazionisti dalla dittatura de-. mocratiea sulla cultura. Per esempio, Ja pittura di Picasso, la musica di Prokofieff, ccc. Come spiegare quest'atteggiamen– to negativo, che al diCuori dell'U.R. S.S. e degli stessi ambienti comuni– sti. condividono un buon numero di pr~Jetari e di intellettuali? La cultura in generale - o almeno ]a maggior parte degli elementi di cultura al di fuori d'una stretta spe. ciali1à - sfuggono all'uomo moder– no, con J'am1>iezzn e la complessità stessa deJl'eredità collettiva raccol– ta. Da cui il bisogno subcoscienle d,i una rivincila, per tulti coloro che ri– sentono questa alienazione. In man– canza di poter assimilare spiritual– mente l'essenziale della civiltà con– temporanea, si sforzano di renderse– ne padroni po)iticamenle cd in qual– che modo materialmente. E questo bisogno può essere sodisCatto grazia al Partito, in quattro modi diversi: 1. - Il Partilo incita a respinge– re. nel suo insieme, l'eredi1à cultu– rale deJlc classi dirigenti, ed in par– ticolare, nel caso che ci interessa, ]a « scienza borghese » (o io altre parole, la scienza dei privilegiati del- 154 l'educazione che hanno il tem1>0 di occuparsi. della scienza). Questo at– teggiamento (per quanto sia tenta– tore sotto certi aspetti) è a lungo an– dare insostenibile per i nuovi di– rigenti: esso condurrebbe all'apolo– gia pure e semplice della non-cul– tura e dell'analfabeti.smo. È per que– sto che è rapidamente sostituito, nel corso della rivoluzione, con uno dei seguenti o, meglio ancora, con una combinazione in cui l'accenlo è por– tato una volta sull'uno e una voha sull'allro. 2. - Il Partito insegua a distit1- guere, ne11a tradizione letteraria, fi. losofica, scientifica, ecc. l'elemeoto progressiSta dafl'elemeuto reaziona– rio. Raccomanda ciò che « riflette l'ascensione delle nuove classi» e proscrive ciò che appartiene, in ogni epoca, « aJJa decadenza delle classi condannate dalla storia >l. La prece– dente distinzione è, veramente, com• pletamente arbitraria in materia di arte e di letteratura. Il Don, Chisciot– t.e di Cervantes è « decadente >), o « progressista l) « aristocratico )), o «borghese))? È semplicemente u· mano, attraverso )'elogio e ]a satira del presente e del passato. Quanto alla scienza non si vede iu che cosa consisterebbe il carattere decadente d'un teorema d'algebra o di una ]egge fisica. 3. - Il Partito può anche propor. si come interprete per ass"imilarc lo insieme degli e1ementi di cultura considerati da lui come va1idi, e far. ne profittare il popolo. Ciò. che pra– ticamente equivale, press'a poco, ad organizzare un club di lettere tra milioni di gente di cui ciascuno leg– gerebbe, ad eccezione di qualche o-

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