Volontà - anno IX - n.1-2-3 - 1 luglio 1955

volte si difettava anche di que11o che era strettamente essenziale. Perciò dei tre, quello che era il più giovane s'assunse i1 compito di cercare e di stabilire contatti in diverse località. Più tardi si riu:;cì ad individuare qualche altro compagno e tra essi <1ualcuno cercò di coadiuvare nella miglior maniera che poteva; qualche altro, pur restandoci amico, preferì fare l'interesse ... del partito comu• nista o socialista; e qualche altro trasformatosi in bolscevico della peggiore specie, lo avemmo nemico e certamente dei pii1 sleali. Nel settembre del '44 si parteeipò al primo convegoo che il movimento anarchico risorgente rea1izzava a Napoli. Certamente, grandi cose non era– vamo ju grado di fare percbè pochi e poveri come eravamo, e eopratutto perchè in una regione in cui l'analfabetismo e il semi-analfabetismo ha un'altissima percentuale, l'opuscolo e il giornale risultò il mezzo di diffu– &ione meno pratico. L'unico mezzo .idoneo rimaneva sempre la parola e di quc,ta ci si servì tutte le volte che potemmo, in conversazioni, nelle case di <1ualche simpatizzante o compagno, in conferenze e in qualche comi• zio pubblico. 11 compagno che s'era assunto il compito di recarsi nelle di– \"Crselocalità, e di mantenere i contatti coi compagni di Avellino e di Na– poli era costretto a percorrere a piedi oltre una cinquantina di chilometri senz'altro viatico che la sua ferrea volontà di fare, valendosi dei suoi pro– pri scarsi mezzi, e senza chiedere mai nulla a nessuno. E anche quando fu Tiattivato la linea ferroviaria, il D08lro lavoro non fu certo facilitato di molto. La maggior parte dei comuni irpini, specia1mente nelle zone che frequentammo di più, solo nominalmente ha la ferrovia, chè i paesetti a volte distano dalla stazione dieci o dodici chilometri, e i mezzi 6nanziari rimanc"ano 8empre inesistenti, non osando chiedere sia pure il pii1 modesto cont.ributo a dei giovani che sapevamo in lotta con la miseria più squallida. Ci era di sommo conforto il constatare che la nostra presenza in quei paeei dove ci fu possibile mettere su dei nuclei di simpatizzanti era accolta con favore da numerosi elementi sopratutto giovani, e che la nostra voce non rimaneva senz'eco. Innegabilmente, se non f06se per quello stato di miseria ormai endemica neUa nostra provincia. che spinge sopratutto i giovani ed i validi ad emigrare per cercare un tozzo di pane meno scarso ed amaro, ed anche per liberarsi dalle maglie soffocatrici d, 1 un ambiente spiritualmente mefitico, avremmo .avuti dei buoni ed attivi groppi di gio– vani. Se non c'è in ogni irpino, ma certamente in una buona parte fra l'elemento giovane, per le ragioni suindicate, v'è un ribelle in potenza. La gente va in chiesa più per seguire l'uso che per fede, ma brontola e spada pubblicamente contro il prete dio e i santi; si scappe11a e appa– rentemente s'umilia a colui che lo sfrutta, Il13 nei suoi occhi lampeggia l'odio irriducibile. A conlerma di questo, ricordo che prima ancora che il fascismo cadesse, qua e là v'erano state manifestazioni pa1eei di malcon– tento, a stento represse, che aumenta.rono d'intensità e di violenza quando 50

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