Volontà - anno IX - n.1-2-3 - 1 luglio 1955

il fascismo cadde, ed in molti, comuni d furono delJe autentiche rivolte, in cui vi parteciparono la maggior, parte del popolo. Fu uno sforzo fisico i] nostro che non poteva durare per un tempo indefinito: tuttavia penso che se il disagio eConomico che afferra un pò tutti per la gola e che spesso prostra e annulla in noi ogni residua volontà di resistenza e d'iniziativa, non avesse spinto iJ compagno che modesta– mente disimpegnava questo lavoro di proselitismo e di co1legamento a re– carsi all'estero in cerca di <Jnel tozzo di pane che è così difficile ottenere io una provincia come la nostra, dove s'è costretti a vivere in uno stato di pennnnente disoccupazione, avremmo potuto ancora oggi essere presenti e attivi in quei comuni, una dozzina quasi, dove s'era riusciti a mettere su dei nuclei e dei gruppi di clementi che non solo seguivano con interesse il nostro lavoro, ma che vi partecipavanQ anche apportandoci il Joro va– lido ed entusiastico contributo. Ci sarebbero delle altre considerazioni da fare che rif,'11ardano il mo– \ imento anarchico nel suo jnsieme, ma questo esorbita dal compito che ci eravamo prefissi nello stendere questa breve rassegna. Penso però che non sarebbe fuori luogo far nota.re che anche fra di noi il fenomeno -- che oserei chiamare - dell'urbanesimo, che è forse il bisogno molto umano, d'~vadere dall'ambiente ristretto e ~offocante del (< natio borgo selvaggio », spinge non pochi dei nostri a recarsi nei grandi centri industriali dove la congestione dei compagni dà dei risultati piuttosto negativi, mentre sono dimenticate quelle regioni in cui la presenza e l'opera dei militanti anar– chici potrebbe certamente dare degli ottimi risllltati. A. De MARCO tj~I.J'ltO'<ltU ~-- ,. JU, 11 _,;, .. ~.- ~lit~ La mancheue permanente della 4• pagina di « Rivoluzione Libertaria» della quale si può leggere il 1e110a pag, 14. 51

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