Volontà - anno VIII - n.11 - 15 marzo 1955

proprio discorso o del proprio com• ])Orlamento. Colui il quale si senta accusato di incoerenza nel proprio parlare o nell'agire rispetto al parlare, potrà dunque sottrarsi dall'accusa con uno sdoppiamento, scindendo l'unità del pro·prio discorso o del proprio com• i)ortamento rispetto al discorso. In molti casi basterà introdl'ne una differenza spaziale o temporale. Ad esempio: « Affermai un tempo di amare l'umanità, ora molti anni sonno passati, io non sono p.ii1 quel• lo di prima e perciò posso odiare <Juell'uomo » (differenza di tempo). Altro esempio: chi afferma di credere nell'autodecisione dei popq; li e poi professa dottrine coloniaJi. ste, può sottrarsi all'accusa di con. traddizione affermando che altro è (larlare d'Europa, altro di Africa (differenza di spazio). Chi lancia un appelJo alla coeren• za deve dunque insistere sull'unità, chi vuole sottrarsi ad esso appog. giarsi alle differenze. L'esempio che segue mostrerà CO· me queste situazioni si trovino non solo nei rapporti Cra i singoli, ma anche nelle vicende dei popoli. Un grande popolo come l'indiano che sta facendo grandi sforzi per sottrar• si alla calamità della fame, possiede w1 patrimonio zootecnico ingentissi. mo. Ma non può sCruttarJo perchè Ja religione locale considera la vac– ca animale sacro e inviolabile. La domanda rivolta da alcuni osservato• ri occidenta1i: « se gli indiani han– no fame, perchè non mangiano le lo– ro vacche sacre? >> è un autentico appello alla coerenza: si vuole rag• giungere un fine (abolire la fame) e si trascurano i mezzi che potrebbero portare a quel fine. Uno studioso dei problemi locali potrà sanare la contraddizione, riconoscendo che vi sono due Indie: que1la che crede nei valori del progresso in senso oc– cidentale, e quella che crede nei va. fori religiosi locali; ma non potrà mai parlare di (( indiani » come se questo termine avesse un significato unitario. Conclusione Una conclusione non c'è. La « tec– nica della persuasione » non si esau• risce certo in questi brevi cenni che abbiamo esposto, avvalendoci del• l'intelligente saggio del Fae<:hL La materia è estremamente complessa e la chiarezza è difficile a raggiun• gersi. è potrebbe essere diversa. mente: il nostro parlare stesso pro– cede per om'bre e luci che mano• vriamo in modo che varia secondo fa qualità del nostro interlocutore: accentuiamo o smorziamo questi o quegli argomenti, lanciamo o riti• riamo appelli al Yalore, li repli. chiamo o li mutiamo. Ci difend.ia . mo da quelJi che ci giungono da o-– ,gni parte e in ogni momento, li respingiamo o li accettiamo, anche parzialmente. In campo politico, il fenomeno assume un'ampiezza im– pressionante. Ciascuno di noi può 1>ortare le sue esperienze in propo– sito. Approfondfre 1a tecnica della persuasione, rendersi conto di come essa si articola, ha una sua innega• bile utilitù. Concluderemmo volen– tieri con un appello alla consapevo-• lezza, se proprio si vuole che ogni scritto abbia una sua morale. FRANCESCA ALBERTI 647

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