Volontà - anno VIII - n.11 - 15 marzo 1955

nica più spinta, quelli tra i loro cc,l. Jeghi che sono rassegnati a non cam– biare metodo. Essi si limitano, in fin dei conti, a realizzare dei be– nefici supplementari grazie alle ta– re dei loro concorrenti. Altri, morsi dalJa Joro coscienza, cercano con i gruppi di affinità delle soluzioni. di transizione tra il sistema di produ– zione al quale partecipano ma che giudicano immorale, ed una società in cui i principi cristiani sarebbe– ro rispettati. Lo strato sociale pilt attivo, ben– chè non sia interamente cosciente della sua :importanza, è quelJo co– stituito dai gestori dell'economia e dei servizi pubblici. Costoro impa– rano nella pratica ]' uso dei poteri anonimi e delJa potenza senza titolo. La loro formazione scolastica, che incita a rispettare i segni esteriori della gerarchia, spiega il loro con– fonuismo sociale. L'importanza at- 1ribuita ai diplomi e l'attrattiva dei giochi h1utili della « buona » socie– tà, fanno da contrappeso al senti– mento di superiorità che certuni tra di loro, provenienti d-alla picco,a borghesia o dagli ambienti salariati, acquistano quando sono posti nella condizione di conoscere le debolezze o le meschinerie del capitalismo classico. Quanto alla classe operaia, i suoi gestit o per meglio dire i suoi ac– cessi di scontento, non si manifesta– no pii1 con l'assunzione di respon– sab-iJità della produzione o della di– stribuzione, ma come altrettanti ri– fiuti di sopportare le spese di una economia sclerotizzata. Se i cassetti delle diverse confederazioni sono pieni di piani di riforme, nessuna articolazione esiste tra i movimenti di. scioperi e gli scopi generali enu– merati nei dossiers ingrossati da o– gni congresso di nuovi progetti da classificare. I consiglieri ed i consigli Questa mancanza di iniziativa, ra– gione e risultato della mancanza d.i prospettiva a lunga scadenza, si ri– trova per un curioso fenomeno di mimestimo, presso gli osservatori stranieri, i cui sentimenti sono tut• tavia ben intenzionati .Costoro, par– tendo da una situazione i cui dati messi tutti insieme non sono in .fin dei conti catastrofici, consigliano di sviluppare questo o di limitare que– st'altro, o J>rOpongono addirittura l'applicazione di qualche ricetta che è stata provata negJi Stati Uniti o nel Canadà. Il procedimento consi– ste a lasciar cadere degli accordi nella monotona sinfonia quotidiana, ma il risultato è una magnifica ca• colonia. Così, i crediti accordati dall'ester– no o prelevali sulla renditit nazio– nale in vista di riequipaggiarc le imprese male attrezzate, sono assor– biti da padroni a corto di danaro e di volontà. DelJe magnifiche of– •ficine - come la fonderia di allumi– nio d'Arandon ne1l'Isèr - sono sa– crificate a beneficio di speculatori ai quali la J>rospettiva di produrre molto e a buon mercato non piace, ma che non sono tuttavia meno a– vidi di benefici assicurati. t ciò che si è convenuto di chiamare nelle particolari condizioni del clima francese, che costringe ad un impie– go di vocabolario elastico, l'azione delle intese industriali. Oppure i ca- 1>-italidestinati ad incoraggiare ]a 629

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