Volontà - anno VIII - n.9 - 15 gennaio 1955

concelto di democrazitt, di solida– rjetì1, di mutualità. Eppure questi sindacati contrnp• pongono nd uno lato centralizzato una pretesa articolazione fede.rali– s1a, che intcm:ionalmcnte ,,orrcbbe a1,punto superare lo Staio, fermo e immobjle a una concezione ,ecd1ia e antiquata, socialmente~ politicamen– te. An•ieue in,·coo che, dietro a que– ata prctesu, Ja realtà 1ia persino al di eolio di CJUclln statale. Jnfo11i, al suo interno iJ sindacato qtrnli ga– ranzie offre nell11 distrHmzionc del– Je cariche sin ammini.slrnl.ive che po– liticlie? Come vengono elc11i i segretari delle C. d. J....? E <1uelli(.lelle leghe? Quelli delle l•'cdcrnzioni? E <1uelli delle Confederazioni? Chj controlla quelle elezioni, CJUlt111l0 avvengono? E o~'lii c1uun10nvvcngono? Sono domande, <1ueslc, che, se ri– volte agli organizzati, non oucngo– no risposla, dando Ja misura tli <1uanto siano estranei a c111esti aspet– ti jmportanti della ,•ila sindacale e dimostrando nello stc!SO tempo che il criterio cli controllo - che sta alla base della democrazia - non è d j. ,·enlato coslume neppure dentro alle organizzazioni che di quel eoslumc potrebbero essere l"esempio pii, a– vanzato. Gli operai, nelln generaliti,, non vanno oltre In conoscenza d.irclta del loro immediato strumento d'azione, c.he è In Commissione lnierna, la cui elezione Nchiede 111li e tnnte mi– sure cli controllo per cui ormui tutti ne conoscono il mccc1mis1110 . .Ma, in questo caso, si è usciti dai limiti ri– slretli del sindacalo specifico per scendere snl terreno dell11 competi- zio ne con <1uelloaV\'ersario: dove ci sono delle e,,idenli ragioni di pre– stigio e di interessi per Higere che nulla \'enga sottratto al controllo drl– la ,nassa. Appare ,·eramente sintomatico conslatare questi vari as1:.etti delb ,•ita sindacale: da una parte uno schema slrulturale basato sull'incon. trollata autorità della gerarchia e dall'altra nna meticolosa e pignola osservanza <lemocrnlica che si realiz. za solo all'esterno e periodicamente. Con <1uesto atteggiamento si rag• giunge il massimo possibile cli l)ro– va dei limiti del s:indncnlismo attua– le. Esso, nel protendersi clispcrnt11. mente verso una fonte d'autoritil e di potern,.a, verso Jo S1n10 su cui si modella - e vuole essere urrn prov11 di realismo po.litico - si costrjngc in una funzione negativa eh" gli e• vita di affronlare uno sviluppo ,·hc lemc di non controllare. A quesla frettolosa nnalisi degli a~peui più e,•iclenti della slrutturn organizzativa del sindacalismo italia, no corrisponde nna conrlusionc e,,j. denle. Sono organismi che si allon– lanano sempre piìr dalla "i"R vitn del paese ripiegando su una loro fun. zionalità di comodo par1icolarisn10, com1>romCt1endo con c1uell' nito le sorli ciel movimento operaio e con– tadino, preso nell'intricato svilup– po dei Joro obiettivi. Intanto il mondo cammina, ten– dendo a perfezionare tecnicnmente i suoi collegamenti, mutando i melo• •di organizzativi, introducendo nuo– vi elementi di progresso che influi– scono sulla cultura, sulln CÌ\'iltì, ... li Sindacato invece è nncoru all'nr1i. colazione del primo dopoguerra, ,,1Hmdonacquero Je prime forme em- 499

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