Volontà - anno VIII - n.8 - 15 dicembre 1954

A N T o L o G 1 A LA BANDA DEL MATESE Mio carissimo Amilcare, • R lSPONDO con ritardo :tll.'.l tu!l carissima in data <lei 13 marzo per\'C- nutami una diecina d.i giom.i or sono, perchè volc,,o scriverti a lungo e non ne ho avuto il tempo prima di oggi. D01lo tanto tem1>0 di 11ilenziofor– zato non avrei sapulo scriverti una breve lettera, 1:.11110 piì1 che tu facendo Jn critica della banda delta di llencvcnto, mi invili ad un:t discussione di vit11le importanza, non giì, perciò che riguarda il passato (che offre un in– lf!rcssc molto relativo), m11 perciò che si riferisc.-ealla nostra azione presente ctl avvenire. Non starò a prodigarti condoglianze ccl incoraggiamenti perchè mi par– rebbe farli un insulto. - So che non temi le persecuzioni e che, a ragione, te ne fai gloria; e so che la fede e la speranza non vengono meno ncll'ani- 1110 tuo. Pnssiumo dunque a Jjseutere la « Banda di Benevento». - Nella tua critica dislinguo due cose. Una, la queslion di massima: bisogna o no fare delle bande? e tu rispondi no. Un'nltra riguarda la ragion di "ssere della bnnda di Benevento e il modo come cssn fu organizzatu e condotla. In quanto alla prima CJUCStione, io non ho nessuna predilezione prc– concclta cd assoluta per il mo,•imcn10 cominciato uelle c1nnpagnc per mezzo delle bande sul movimento cominciato nelle città per mezzo delle barricale. Se il movimento sorge J>Cr cosl dire !.lJ>Ontaneo dal seno del popolo, il dovere dei rivoluzionarii è d.i correre dove il movimento si appalesa; ma se bisogna che i rivoluzionarii diano l'iniziath•a, la scelta del modo è qui– stionc di tecnica; dipende dai luoghi, dai tempi, dal.le ullitudini e dalle relazioni degli uomini che inizinno, dai mezzi di cui dispone, dallo spirito (•) A.S.R. - Tribunale, Proceno n, 29969, \'OI. C degli Alleg:111i, foglio 49. La J>reiientelettera ad Amilcare Cipriani (dal nrnrzo o aJ)rilc 1881), ti 1rovu all'Ar• chivio di Staio di Roma, nel cii. procedimento penale co111roMala1c11ne Merlino. Ma. lalC81B nvrebbe Jovuto recapi1arla a Cipriani, ma, arrestato, 1n lencr.a gli fu sequcslrata. E' senta firma, ma i riferimenti contenuti in altri documcnii con!crvuli nello siesso pro– r-edimenio e la grafia permettono di auribuirla stnza alcun dubbio a Cesare Ceccardli. 465

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