Volontà - anno VIII - n.8 - 15 dicembre 1954

La natura è infatti nostra, ormai, almeno in potenza. E nel do• minio della natura abbiamo tutti aperto un campo d'attività senza limiti: chi vuol lavorare come chi vuol pensare e cercare, chi è spinto alla vita solitaria e riflessiva come chi invece bu bisogno di com_ea– gni e di spazio per sue volontà di don:iinio, tutti hanno ormai come operare - senza più necessità o possibilità di ripiegarsi sul proprio prossimo per farne degli strumenti o degli schiavi. Ma occorre ,·he queste necessità-possibilità potenziali sian tradotte in realtà, nella realtà dell'operare quotidiano «li ciascuno cl.inoi. Senza di ciò con– tinueremo a marciare sulle slupide inumane strade del comando-u.h– bidienza, con vite in cui la coscieoza-di•sè tanto spesso è sommersa dalla massa dei giornali della radio de1la televisione del cinemato– grafo, da tutto l'epidermico non-me che in ogni momento ci circonda e <·iassale. Noi uomini siamo ora forti come dei, con le braccia prolungate cli utensili e di macchine. l\fa restiamo deboli come fanciulli nell'a– nimo: non sappiamo che uso fare della nos·tra forza. Questo è il ri– ,·hiamo conclusivo che ci viene dalla vita di Fermi, in questo tempo · della sua morte. È iu essenza un richiamo a nuova moralità. Lo intenda ognuno secondo se stesso. Noi vi sentiamo l'incitamento a perseverare nei pic– coli sfoni tenaci con cui cerchiamo via via di costruire in noi ed at– torno a noi, fuori delle direttive ideologiche dei Capi, concreti modi ,li operare in pace gioia libertà, in un'atmosfera umana. V. POVERI RE La perizia-inventario del 1>alrimonio di Ca1a Savoia, or ora uhimata per h parte terre ed immobili, già è giunta ad una 11ima di 7,000 milioni. Lo S1ato italiano, tecondo i.Igiudizio della &uamagi,1ratura (un giudizio « politico» 1'è volu10 tvitare, onde evitare la c.on6sea totale eh~ ne urebbe alata la con1eguenu ovvia) deve averne un quinlo, cioè la oola parte di ,pena.nu del figlio Umberto che uf6cialmc.n1e era il re-in-c.ariu al mo– mento del e.rollo generale, Con ciò gli ahri eredi del 1ignor Vinorio Emanuele Savoia, nonostante gli infiniti danni e lulli che egli ha procur:ito al popolo tutto, ae ne usci– ranno con un grouuolo di l,:.!00 milioni ciascuno, Queato per i beni immobili: le 1enu1e, i cuteUi e pal11ui .:1ventiun valore effettivn (i palaui <'he er1mo pa8iivi, giM il vecchio re )i aveva. « regalali alla nazione •). Intanto i periti stanno completando la valutazione dei mobili, dei quadri, i 1ioielli; le annerie, ecc.: il gruzzolo ueaeerii ancora .., ' 419

RkJQdWJsaXNoZXIy