Volontà - anno VIII - n.4 - 15 agosto 1954

le relazioni m'f'rnno il pregio di ·il– lus1r:1re immedialamenle ,lelle pro– ::-pcllivc chiare agli interventi ;;ucces– --ivi, c·on liii complesso di temi ai r1mili bi-,ogniwa for rispondere .idee nl esigenze strumentali - la grande maggiornnz.t degii intervenuti si è li– mi1a1.1a presentare e documentare i 1>rcblemi prcscnlati al Convegno. Le relazioni La relazione piì1 imporlante è sta– t;1certaruente- c1uella dell'ing. Murti– noli della Necchi, all"npcrhm, del Convegno. lmponenle perchè rappresenta le linee tecniche e ideologiche deUa mcntali1i:1 di un tecnico moderno, so– ::,l:rnziate in un ordinamento mden– tlale in cui è chi:munente identifica– bile l'uomo-produttore. In esse c'è il ripudio dello s[rul• lamento fisico dell'attivitì,, poichè non è da <111ello che può vcn ire ,ma maggiore produzione, ma piuttosto da un coordinato ciclo di lavorazio– ne: dall'immissione di macchine mo– derne, dallo studio attento e 1>iunifi– cato delle COndizioni di 11roduzione, di vendita, di mercato. Dal situare O• gnuno nel suo posto (psicotecnica) si avri, « un coordinato armonizzarsi dell'opera di ciascun la,,oratore co– me un flusso continuo e non come una somma di operazioni individuali slaecatc >>. Da queste emmciazioni (lj. ~ccnde \1uindi una infinita serie di modifiche nella valutazione del lavo– ratore, della ~ua capaciti, professio– nale, del criterio remunerativo e sa– lari:1le, della sua posizione umana. J I discorso, che ave,,a il pregio del. la convinzione, ha posto in evidenza ,prnli problemi abbia da risolvere un"indu-,tria moderna, in linea tec– nica. ldeologicautentc tulle <1ueste· forme di. org:rnizzazione ;;iruno allor– no al ron,·ctto che gli operai non ,·o. rliono :ffcre alcuna responsabil.ità, e <'he si debbono realizzare quelle con– dizioni arfìnchè il lavoro diventi. ;;ioia. E' il senso dcll'elité, una deforma. zione paternalistico-dirigente creata dallu po1-izione dom.inante e conser– vatrice. Cli operai debbono rimanere al po– sto in cui li abbiamo trovati e dob– biamo mantenerceli. E' \'jntclligen– za di chj_ capisce che lu vecchia so– luzione puramente autoritaria non è lliÌI sufficiente e, almeno, deve cam– biare forma: cogliendo così sola– mente la su11i!rficie dei problemi so. ciali (<1uando c'è sinccriti:,) oppure limilandosi a <1uella pur ,•cdendo il pericolo di fondo. Tecnicamente i1n•ece, si Irata di unu specie di riassunto delle espe– rienze compiule in America, dove so• no diventate nornrnli1il organizzati– ve. Niente di nuovo da un punto (li ,,isla sociale, anche se <1uclresposi• zione e ,p1ella metodologia applicata al lavoro, rapprescnlino una rivolu– zione rispelto ;1JJasituazione odierna dell'industria italiana. All'ing. Martinoli seguì il prof. Pellegrini, dell'Universiti:1 <liPadova e dell'JNCA, il cui fotervento Jnise a fuoco la relazione lra il l."'oro e le malattie pro(essionali. <1uelle ricono– sciute e quelle no; chiarì l'influenza che esercil~mo certe funzioni sulla psiche oltre che su.I fisico; lanciò l'i• dea cli affidare una parte del contro] .. lo delle condizioni di lavoro ai 13- voratori, in collaborazione ai vuri enti preposti, come l'ENPJ ccc. ecc.:

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