Volontà - anno VIII - n.4 - 15 agosto 1954

per quelli di sesso femminile. E San. 1'A:;:os1i110di<"e: « Ogtti donna che faccia in m0<lo cli 11011 poter genera– re tanti figli qua11ti 11e />Otrcbbe si r<>ml~ culpcvole di altrettanti. omici– di, allo steHo m0<lo della ,lomra che cerca di Jerir&i dopo il co11ccpimc11- to M. Nel XIX secolo, l'aborto non è pili considerato come un omicidio, ma la legge del 1810 lo proibisce SOilo pena della reclusione e dei )a. vori forzati. Una legge ugualmente llC\ era è votala nel 1920, nel 1923, nel 1939 e nel 1941 l"aborto è decre• talo crimine contro la sicureua del– lo Stato. Il Papa ha ancora dichia– rato rc"cutcmente che tra la vita del– la madre e (Jtt('lln del figlio, bisogna 8auift(•11rc 111,,rima. La madre, es– sendo battezzata, pui> gundagrrnre il cielo, mentre il fe10 è volato al lim– bo in perpetuo. Malgrado tutte le repressioni ipo– crite. si contano ogni anno 1•iù di 800.000 abor1i. Quanto le nascite. E an<"Ora trop1)0 numerose donne. o sono sfinite per il gran numero di m111enii1i1,o compromellono la loro salute con mano,•re abortive non con– i rollate. Tuttavia, la scienza si libera sem– pre pii1 dall'interdizione d<'Jla chie– sa. ~uo,,j metodi di ancslcsia si u– sano ,,er diminuire le wffer<'nzc del– la figliazione e su1cntire il « tu i,ar– lorirai nel dolore•· a cui la donna era condannala. Con la prOC"reazionc artificiale - pur essendo discutibile il 1nocesso - si compie l'e,oluzione che 1>crmctterà all'11maniti1 di pa– droneggiare In funzione riprodnuiva. Così, è per la coin•crgenza di quesli due fottori, partecipazione 111lavo– ro, 11ffrancarncnto dalla schiaviti1 del– la riproduzione, che si afferma la li– berazione d<'lla donna. 220 Abbiamo ,•isto che in questi dut campi, la donna de,•e vincere i 1abù. le interdizioni, i pregiudizi, che ,·en– ti secoli di cristiane imo fanno ,,e– sare su di essa. La Chiesa è <1ui, co– me sempre, l'alleata delle forze con– servatrici. La sua dottrina, anche Sf' si ammette che abbia costituito al suo inizio un progresso, è contro l'e– guaglianza dei sessi e l'c1uancipazio– ne delle donne. Per quali ragioni le donne eooo legate alla religione? Ci si può domandare come mai tante donne res1ano ancora legate a do11rine che le insuhano e che sono servite di prt'tes10 J)f'r I" loro umi– liazioni: 1) Esse sono legate alla loro re– Iigione perchè non la conoscono o ,,erchè la conoscono malr. Non ,·e. dono che il lato rsteriore e seduttn• le, le cerimonie fastose e le poe1iche leggende. Assorbite dai riti, non ttr– cauo di comprendere il significato dei simboli e dei testi sacri dw d'ahra parie, si lascia prudentemente che li ignorino. 2) La donna sarebbe ,otata, per la natura della sua intelligenza. e della sua sensibili1it alla n·ligiosi1à. al misticismo e alla su1,crstiY-ione? - Le donne - si dice - hanno lo s1>i• rito meno a.strallo degli uomini. ad f"SSC piace tutto ciò che col1,isce la loro immaginazione. Credulone, sug– geslionabili, condividono le opinio– ni di coloro che sanno farsi piacere e im1,orsi; hanno uno spirito conserva- 1ore, il rispello naturale del 1>otere e dell'au1oriti1, indispcnsnbili alla loro missione, che è giustamente di conser\•are, di ritenere, di difendr-

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