Volontà - anno VIII - n.4 - 15 agosto 1954

(~ . u1ut dal n. IJ PERCHE' AN ARCHI Cl? ... no LETTO la vostra risposta e... /to l'impre"io11e, in compleuo, e/te il nostro pc,isiero sia iclc11tico, e e/te l'esperie11::adiversa di vita, l'am• bieute cli diversa tracli::iouc e la />Crso,mlcsensibilità vi mettano - solo - accenti diversi. Quando nell'esordio stesso e/ella vostra notq, io trovo la frase: « ... sa1>piamo che solo il rifiuto totale - il quale in pratica già deve ammettere <1nalche transazione, ma non dell'animo - consente di evitare il decadimento IOtale, e~c. )1 io sento espresso così, tal <111ale, l'assunto della mia prima lcuera. La clifferen::cttra noi è nel fatto che, mentre io mi sento particolarmente presa dalla necessaria. riserva cli quell'inciso e la s1>iegola medito la svilu1>po,la recla::ionedi « Volontà» e il gruppo anarchico sono piuttosto portati a insistere sul motivo ciel « rifiuto ,,. Una morale ed una moralità sen:a tratua:ioni cli sorta eia un lato - u11 realismo inerte, privo <licreatività morale e umcma dall'altro - sono evi– dentemcute ; due poli entro cui noi tutti ci troviamo stretli e giocl1iamo la nostra. vita. Nella vita dobbiamo continuamente teutarnc la sintesi, in moclu cltc la nostm moralità /rovi concrete:::a su un terreno realistico, e il nostro realismo :~ioill11mi11a10 e reso 11r1u1110 e creativo dalltt moralità. Durante il luogo, ftttirosu c,1111111ir1O, clur,mte tutti i tentativi di $i,1tesi incompiuti o falliti, negli snwrrimenti inevitabili, c'è chi st,t ,,iii. su 1111 foto, c'è clii .-.:la più su /'nitro. Non imporllf. I pericoli sono egualmente gmmli per ttmbe– clue le ,,osi:ioni. lo co11ti11110 tt sentire rnliclc le mie obbiezioni alla .: posi:io11c » del gruppo anurcl,ico, e tutlavfo cwverlo profoucfomentc i:,,lide le obbiezioni de– gli anarchici alla mia « posi:ionf> >J e validi i loro am111011ime111i. E' vero: quanti meccanismi lia11110 cliuorato gli uomini clic vi si sono inoltmti t>errct1ificcrrli, modific,,r/i. - o per scordi,wrli. Tuwwifl, come li si può ignorare? E il rifiuto to1t1/1>, , er me, rasenta il Irnscurnre e /"igno– rare. Come si può modific,m• le, rellltà, se non 1·i si i11oltm? Non so, per quello che io co11O$CO ,li ~,oria, ,H 1tlc1mflcose, o st(llo di co.~,, clic sia mai st<tlOmuttrto se 11011 eia/ ,li dentro. E' addirittum <tjJflsci– nunte per mf!, leggendo i più acuti soggi ili storiogrnfiu moclerw,, cedere 2ll

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