Volontà - anno VIII - n.4 - 15 agosto 1954

parie anche gioco, mai ripetizione; t.".!ll)Osizionenon di regole formule, ,-C"hemi logici, paradigmi, ma pre– ~e,11azionc degli oggetti reali ,,ivi c·oncreli, che di quelle as1razioni mcnluli sono la sola sostanza. E' sol– lC"t·ilazionc assidua perchè l' allievo nei (così che il maestro a sua voha imi.ari), la quale tiene presente che o~ni 1>asso in avanli della pedagogia c•oni,iste nell'insegnare sempre di me• no di ,1uanto le generazioni passate hanno ri1enu10 essere scienza (con– f•ello la cui im1>ortanza innovatrice è - ad e,•idcnza - eccezionale); men– lrr- la punizione degli errori resta li– milal11 alla essenza asociale e alle 1·011,cgut•nzedissociative dcli' errore ~tee.!10, Coll'inizio 1lella crisi religiosa 1 pr-rò, moha parie di <1uc.;h1liberti, ei•ompure per lasciare il posto u ele– menti di sostanza tutta negativu: ,rumti di colore nazionalislico vuoi-i di ~nso (ad es. il consiglio dato di ni:H•stri di non leggere la letteratura 1wdagogica, in particolare <1uclla te– dc~ca), o affermazioni gratuite detta– le dalla 1>iì1tradizionale ortodossia c·0111e In limitazione dell'insegnamcn. 10 a quattro sole discipline: russo, ,,lavo ecclesiastico, aritmetica, e sto– ria sacra; sinchè negli ultimi anni di , ita si giunge alla stesura di un ca- I crr. "Su/fo is,,u~iarie ,lei f>Opolo. (18i5i, ,•ol. XIV, delle op. compi., edizione S1ot'k. : crr .. f'OIIIC es1•rcuione C!IN!IIIÌII llell'in– di,•idualismo 1ohtoiano, quelle 1,arole oon• du~i,•e di I( Che fare •· I( Qu,11110 a mc, io 11011 ho pii1 liisogno clello s1ato, (1u11nto a mc. io non 1•ouo 1•iù commettere (1ucglì a1. 1i •·he sono ncrcAAari alla i>lllle5iSlerur.a. Or. ~:mizutc,•i come volete - io non 1>ouo di- 1110,m1rvi nè la ncccssi1a nt! l'inu1ili1ù dello al:ito - 11111 io ,o ciò di cui ho bisogno e talogo di 13 comandamenti da am– mannire agli allievi dur:mte le le– zioni di religione, di\'enuta la pri– ma delle materie d'insegnamento. Ma fatta astrazione da <1ues1i e pochi uhri simili estremi, anche l'uhinm fuse del pensiero pedagogico tolstoia– no è ricca di indicazioni felici: l'im– portanza sempre maggiore attribui– ta al lavoro manuale come modo di. educazione integralei Ja libertà in– tesa come assenta di interessi estrin– seci sia nel maestro che nell'allie,•o (non premi nè privilegi nè attesta– zioni d'onore, nè maggiori retribu– zioni); e il consiglio, realmente sjgni– ficativo di nuovi orizzonti, "he l'in– segnamento uon si11 pili una 1,rofes– sione (forse un dovere colt,~ttivo, con obblighi e nttivitlt concreta da 1mrte di ognuno?). Lo s1,iccato individualismo sempre vigile in T., come è la fonte del suo :rnarchismo - difesa <li se slcsso del– le 1,ro1•rie idee dei propri atti del proprio ambiente, contro l"intromis– .!!ÌOne di istituii eslranei lontani inel• ti so,,rumani - così è, di flt1ell'anar– (•hisu10, il perimetro: che non gli llermette di son11m1rela sua es1,eric11- 1;11 le sue esigenze i suoi scopi con quelli degli altri; che in 1111 modo lo rende franlumabile all'urto della rcahù, insufficiente a 11111tarla. 2 An- ciò ("he mi è utile, ciò •·he l>O~ e rio du: 11011 po o (are. lo non ho biwgno d'isolar• mi dagli uomini tlelle allre nai-.ioni e per (1ues10 non 1>000 amnu:ttere di 11ppar1encre cs("lusi,•amcnte a una <1u•hiasi unione, e 1111indi rilìu10 ogni soggezione; io &O ~,e io 11011ho hi!<lfWO di , is1i1u1i statali e 11uindi &li uomini cl1e hanno voro. cederlo sono forma 6110 di quegli istiluli; 10 mi riguarda, non 1141 .. <)'4,t, ... i~ .. ~/o,!'./o~~/·

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