Volontà - anno VIII - n.3 - 1 luglio 1954

(C ww domu,, allo stesso modo che uno schiavo e un. fanciullo, è im/e. 8'"' di studiare la legge sallta ». Mnometto, fondatore deJI' Islami– smo, insegua che (( un uomo vale due <!onne, come urrn dontt(l. vctle <lue schùtvi )) e, senza dubbio per giusli– fìcarc <1ucsta definizione, E1u1zionala poligamia. I consigli che dì, ai ma. riti non mancano di amenità: « voi bfosimerete quelle di cui remerete la (lisobbedie11=a e l'insottomissione, le relegherete in letti a parte, e le bctt. tercle )1. Quanto al cristianesimo, che si a– m;l ra1)presentarcelo come ·iJ libera– tore llella donna, non è stato meno ingiusto \'Crso il sesso p.reteso debole e giudicato pertanto così dannoso. J padri della Chiesa non sono inferio– ri ai loro J)redecessori, e In loro se• veri1à riguardo alla donna è affauo rigorosa: « lll donna è fo radice cli. ogni male» dice san Gerolamo. «Ah! perchè la.,donna è staui creata» escla– ma Sant'Agostino «frat.elli miei, siate casti, 11011, ricercate l'amicizia delle domw )). Ed ecco il più ascoltato, co– lui 111 cui parola fa legge, san P110- lo: « /.,'uomo non è swto crear.o per fo domw, ttut la donna per /.'uomo )l. (Epistola ai Corinzi) e: « lo non permetto alle donne d'insegnare, nè di twcre lmt.orità sui loro nwrit i, ma ordino loro <li.dimorare in silenzio, p<'rcliè Adamo è stato creato per pri– mo, e Eva i,,, seguito ». (Epistola a Timo1eo). Ed ancora: «Chele dom1e siano sottomesse ai loro mariti, per. chè il marito è il capo della donna come Gesù-Cristo è il é"po della Chicsr, )). (Eìpistola agli Efosi). Son Pietro è di quest'opinione: <f Che le donne siano sottomesse ai loro mflriti, come faceva S"rn/r. che obbediva a Abramo, chicmumdolo suo signore ». Altri sono 1,ii1 aggressivi, più in– giuriosi, come san Giovanni Criso– stomo: l< Sovrnna peste di donna, cfordo agu::::.o del demonio! Per la donna, il Diavolo /u, trionfttto di A– damo e gli ha ft1t.to p<'rderc il Pa. rculiso )). Così, il primo sbaglio umano sa– rebbe slato commesso dalla donna. E si ra di questa colpa un eterno la. mento contro il nostro sesso e la giu. stificazione di tutti i privilegi dal. l'altra. Ecco il complimento di TertUllia. no, altro autore sacro: « Domw, tu dovresti sempre e.1scre ·vcstil.lt di do– lore e di. st.racci, non offrire agli sguardi che 11,w penitente. in.ondcita di lacrime che ri.scat.tticosì fo colpa e/i. aver perduto il ge,wre wnano .... Doww tu sci ltt portti del demonio! Tu lwi corrott.o colui clic Snuma. no,,, osò nttaccare di fronte, è per colpa t,m che Gesù-Cristo è morto ». E san Cipriano avrebbe amato meglio iJ si– bilo del seq)ente che iJ canto di una donna e dice: « /.,ti tun donna è un cnm.po che t.n lnvorcrai e se.minerai per la più bella messe della Chiesm). E' necessario ricordare il famoso Concilio che discusse la <1uestione per sapere se la donna 3\'Cva un'a. nima? E' necess!lrio cirnre <1uesto articolo del diritto canonico: « C/110• mo è sl(lto cre(ltO r, imm(lgine di Dio, ma non la domrn. Di. conseguen=a, la <lot1n<t deve essere ln subordinat,i e quasi la. serva e Ili schiavti dell'uo– mo,)?. Tutte queste irn1>rccnzioni (lirette contro la e( tentatrice )) che s'is1>ira– no in gran parte 1111:i leggenda hibli• ca, la leggenda della col1)11d'Eva, sono ~tate profferite dai grandi ora• 135

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