Volontà - anno VIII - n.3 - 1 luglio 1954

rcrmazioni del Durkheim, ma non vale oggi, quando è troppo chiaro che oggetto dell'analisi i:ociologica non sono l' le regol€' e le isliluzio– ni )l umane. La mort,le, poi, quando non è me– ra derivazione della teologia, ma è critica razionale della condolla indi– viduale - pii1 spesso dichiarazione di principi o di leggi che esame di azioni reali - resta staccala dalla concretezza della vita a causa della astrazione fondamentale che la reg– ge: essere cioè ogni singolo uomo un fenomeno totale, primo ed ultimo giudice di sè e del bene e del male, perchè, pur vivendo in mezzo agli altri, nasce e muore solo. Quantun– que la morale sia staia originata dal– le necessi1i1 delle convivenza, il filtro della forma religiosa per cui è pas• sala e la patina che quella vi ha la– scinto sopr., (,mche quando essn se ne è liberata), hanno (ano di lei una materia di gusto s<1uisitamcnte 1,er– sonale: 1 la grandezza della coscien– za individuale è divenuta inversa– mente proporzionale alla sua im1)0r• tanza sociale; me111re la preoccupa– r,ione della salvezza (intesa trasccn– drntcmente, o nell'immanenza della 1ivi1;i, ma in un fatto di coscienza, cd è 11crciò fìlosofìa, .. Che se per regole cd i• èlituzioni g'inlcndono pcrfìno le regole <Id 11cnsicro, la Sociologia sara anche Lo,:ica: e, se <1ucllc dell'ar1e, unche Estetica; e, se <1uellc delreconomiu, anche Economia. Sarà 1u110insomnrn, tranne che Sociologia»: Cri. 1ica. voi. I. 11ag. 55 e 56. E qu:mdo nelle opc~e à!Oriche lii Croc-e si inc-0111ra110 le <111c~1ioni soc:iali, si 1101acome la loro ,·on. si~1cn1,u ,·cn1_:anegala ed esse ~iano dichi11- ra1e soh·ìbili in 11rohli!mi ml!ramenle poli- 1iri o cconomiri. 1 " Thc con<'Cpts or righi :md wrong storia) assunse a volte prima l'imma– gine e poi la sostanza di un accura– to amore di sè, raffinalo e lusinghie– ro. Cosi l'uomo, isolundosi dal con– testo degli altri uomini, 1< tra» piut• tosto che cc con » i quali ,•i\'c, resta in balia della sua coscienza, unico sommo bene, che, come lo sorregge <1uando si gonfia nella soddisfazione del dovere compiuto e della 1en1a– zione vinta, lo svuota quando si ab– batte per l'insuccesso personale: or– goglio e disperazione, condanna o sal\'ezza, pietà o indifferenza sonu i termini di un gioco privalo, senq,li– cemente allraente o addirittura ap– flassionato, le cui conseguenze, come slerili emozioni o affezioni dell'uni– ma, non 1ocrano gli interessi della comunità sociale. Al concetto che si tenta di defini– re sembra 1,ii1prossimo quello di cli. cu sociale, qualora quest'ultima sia intesa come analisi della condotta del singolo in funzione tlclla eomunitil, mentre la sua accezione piì1 consue– ta di e< morali1i1 di gruppo 1), riguar– du piuttosto i rapporti dei gruppi gli uni rispetto agli altri. 2 An<'he la ,e fi– losofia sociale>•, se viene considerata come uno stmlio metodico e eostan- ar;- soc·ial in thcir origin. allhough it is lurgcly an unconscious pro<-eSSliy whid1 the crilcrion or tl1e dis1inNio11 is rrlcgated to thc individuai l1imsclr. l:lis coscience dc– vclops ami thc feeling or moral ohligation hec<imcs an c~.~c111ially 11crsonal nrnucr from the swH)' or whirh 1hc lin,;ly altuncd indi• ,•idual cannol free l1imsclf. Thc ca1cgori– cal i1111>cra1i,•e is 1hc las1 word or imlividm1l c·omlucl I), in ,, Whal are lhe socia) sdcn• rts? )) di E. n. A. s~:1.1CMAN. er1icolo in– ll'Otlu11i,•odella ,~ E11cyclo1x1editi 11/tllt' Sn– cùil Scie11ce., 1, Londra, 1930, voi, I. 11,6. 2 e<Whìle thl! s1·icnce of cthi<'s dea I i•hieL 165

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