Volontà - anno VIII - n.3 - 1 luglio 1954

la,•oralori che divcrri'1 po~ibilc, per la la,·oralrice, di conquishare le ca– l)acità clic la donna para55ita, nobi– le o borghese, non ha mai ottenute. Il 28 brumaio 1793, iJ convenzionale Clrnumctte riceve la Pr~sidcntessa della 1< Società delle donne rcpub– blicuue >J con purolc che sembrano i. apirate da san Paolo: « Il recinto ove <foliberm10 i magistrati ile! popolo deve essere i11terdet10 a os11i essere che oltraggio la natura. La natura ha detto alla clomra: « Sii donna; la curu <h•ll'infan;ia, i lavori domesti– ci. le diverse inquietudini clelltr ma– ternità, ecco i tuoi fovori n. Quando lu socictìt si riorganizza dopo 111li<1uidazionc della Hivolu– zionc, la donna è di nuovo diretta– nwnte asservita. Per sventura della donna francese moderna. Il codice nar)olconico, che ha fissalo la sua ~or1e per un secolo, ha ritardalo mol. to la sua emancipazione. Direttamen– te ispirato al vecchio diritto roma-– no, esso ha imposto l'assoggella• mt'nto <lella donna all'uomo e al ma– rito. E' vero che questo codice ha subilo violenti ass11lti, ma resta es• senziulmcntc conservatore e reazio– nario 1>er la Francia e per i paesi che ne hnnno subito l'influenza (Ita– lia, Spagna, Porlogallo, Belgio, .... tutti i paesi con predominan:r.a cat– loliea). La parola tipica di Napoleo. ne ne resta il filo condutlore: « C'è una cosr, che 11011 è franct>se, è 111w dmuw clw po!sa fare ciò che le pia– CP >1. Questo Codice, di cui si è po– tuto dire che era << mostruoso» e « ingiurioso » per la donna maritata <' r>er la madre, permetteva alla au– toriti1 marilale di csercilarsi con ri- gore insieme sulla persona della spo– sa e sui suoi beni. Nel 1826, la Ucstaurazione aholi il di\,onio. La borghesia, diventata molto potente, si afferma an1ifom. minista autorevole, e i pensatori rea– zionari Giuscp1)e De Mnistre e De Bonald Condano sullu ,·0l0111i,divina il valore dell'ordine e rcclunrnno una società rigorosamente gerarchizzata e il ris1>etto della famiglia, rellula so– ciale indissolubile. Si era gii, al motto « La,•oro.Fami• glia-Patria » degli sciovinisti nostra. ni cd ai 3 K dei tedeschi: Kinc/er (i fanciulli), Kircla.e (la chiesa), Kiiche (la cucina). La donna è confinata al focolare. De Bona.Id dice: tcl,c donne t1ppartenso1w alla famiglit1 e non al– la società politica, e Ili ,wturn le ha falle per i servi::.idomestici e non per le fun;"ioni pubbliche n. In 1uaniera piì1 cinica Balzac esprime lo 81esso ideale nella « Fisiologia del nrntri– monio »: « Il desti110 della domw e Ili sua sola gloria 10110 di far battere il cuore degli uomini. La domw è una (Jroprietà che si acquista per contratto, eua è mobiliare, J>erchè « il possesso vule titolo "· /Jtfi.11<• la domw 110,i è, pro,,rim11e11te pc,rh,11. do, che un t1pp<!1ulice dell'uomo .... ln compenso, la si circonda di e– logi: « La donna marilllt(1 è 1111a 1chiava che bisogna saper mettere .ml trono », dice ancora Ualzuc. La si carica di ogni cornpito gral'oso e di ogni sacrificio per sbarrarle ogni tentativo di indipendenza. « E' più facile Cllricllrc le 1>er1011c di catene che cli liberarne/e, !e le catene chm- 110 della c01uidera::.io,w )), ha detto Bernard Shaw. lnfotti, In maggior 1>arte delle donne della borghesia capitolano: esse ci tengono alle lo– ro catene perchè ci tengono :ii loro 137

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