Volontà - anno VII - n.12 - 15 marzo 1954

blcmi da risolvere: .il riaggius1amenlo psi• cologico ad un mondo ch'egli 1rova tanto diverso dalle sole immagini di vi1a 80Ciale d1c egli ricorda, cd ancor più le difficoltà che paiono insuperabili e g1j vie1ano di trovare un lavoro in cui ridare Jlacc e tcn• 10 alla sua vita. li libro e, si 8Cnte bene, 1opra1uuo una opera di verità. Non cerca nulla di « sen– sazionale». Non fa « rivela,;ioni ». Però il racconto sincero smentisce 1u1tc le falsità e le inramie delle con1ro i tcrrcristi - spe– cialmente per c1uello che riguarda l'anen– tato lici Diana - clolla 1>olizi11 e dai gior– nalisti gialli. E' una testimonianza dircua che illumina quei (ani e l'acce1110 di ain– ccri1à ed il 10110mocles10 dd raccon10 &i impongono anche a chi 11011 è comp:1gno di fede del M11riani. Che non è 11ocorisultato: ed è llornto alll! ((ualiti'I intrin!Cche dello Berillorc, il c1uale rimarrà oon <1ues1'oper:1 in un JlOSIOsicuro nella « le11crinura di 1>rigionieri ». Mariani rivela ai ìuoi Ienori, infoui, di possedere capacità narrative no• 1c,·oli. Senza artificio, ai direbbe <1uasiscn. za alcuna tecnica, egli infatti in poche pa– gine ci ra rivfrerc la sua vi1a po,,ero di ra– gazw, la sua triste inranzia, la miseria del– la sua regione na1i,•a, il &uo ra1>ido incam– minar..i sulla stratla che non abbandonerà mai piì1: <1uella della lolla eo111ro l'ingiu– llizia e l'opprcuione, della ,·olonlà d'una &Ocietàdi uomini liberi ed uguali. 11 primo ca1>itolo in cui descrive co~ne un guardiano del carcere gli annuncia la notizia della sua 1ibcrazione è fortemente augges.1ivoed invoglia a leggere il libro tot• 10 d'un fia10. F.:d il racconto infatti fluiace spontaneo, gli an•euimenii sono ben lega– ti tra di loro; il che non è piccolo risul- 1a10, se si pensa all'inesperienza dello scrit. tore cd alla enorme sovrabbondanza del materiale di ricordi e di esperienze a cui egli ha dovulo attingere. Con un linguaggio privo di fronzoli, senza cedere mai alla ttttorica, acqui&tando così naturalmente una grande forza comu• nicativa e su&citando e sostcnendo un vivo interesse nel ]cuore, Mariani ci ra rivivere tempi in cui le lotte sociali avevano un 00111enutoumano ben di"erso da 11ucllo di oggi, perd1e cnno d'uomini che sentinno, fortemenle l'iugiuslizia et! erano pronti a sacrificani per solidarie1i1 con chi ne sor- fri\•a, · (Suj:J:,erisce così, tra 1>are:i1csi, utili mc• dilazioni, per chi di quei tem1>i ha direni ricordi, e per chi non ne ha. Non v'è, ad c!Cmpio, nessuna analogia tra gli scioperi di allora, &pontanei, voluti dal basso per mo1ivi direu:uuente senliti da coloro che vi s.i impegnavano. e gli scfopcri che oggi av• vengono su ordinazione dei copi polhici o, tlci burocrati aindaeali. (Ìucl)ç di allora e– rano lotte, spesso anche sanf;uinose, nu1ri- 1e di azione f)OJ>Ol.arc (liretta, efficaci perciò (:Osi che anche nella ,,ronfill:1 lascia,,auo al 1>01l0l0 la fiducia in se sle!SOe lo s11eranza tlell11 \'illoria av,·enirc. Oggi, invece ... E noi oi;:gi, ad esem1>io, non rimpiagia- 1110cerio che 11011 vi &inno grup11i di gio– \•ani, afT11scina1i(lall'a110 lerroristieo che menano come posta della loro azione le proprie vile c <1uellc di 1><:uoneinnocenti. Però rim1>iangiamo che &ia cosi dirficile lo rinasei111 della passione per le lolle so• eiali, dello spirito di ribellione conlro l'au. tori1à e eonl.ro gli nrhi1rii e le ingiustizie da 11uahrnque 11arte essi vengnno e contro chiunque siano direui, oggi, segno indub– bio dei lcmpi, nessuna parola uuova ha 11re. so il pos10 di quelle di v: compagno » di t< circolo ~ che a,·e,•3no, allora, 1al potere di attrazione che al venire acCettati come u compagno ,> e nmmessi nel « circolo » ci si sentiva dh-enlare d"un colpo uomini .•. A « quei teml)i » ciascuno &apeva per chi e per che cosa lottava. La speranza e la ,-olontà di un mutamento soeia1e prossimo in ravore degli OJ>pressierano vive con('rete nel cuore di molti. Ed i diseredati non ave– ,,ano ancora lutti rime!!a la loro causa nel– le mani dei politici professionali o dei man. darini delle organizzaiioni sindacali. Sono appeno 1rasoor&i 30 anni. E tutto pare un 11assa10così remo10 ...). i\lohi scnlono ad una certa e1à il biso– gno di parlare della propria vita. I mo– tivi J)Cr cui vi sono spinti sono diversi e 673

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