Volontà - anno VII - n.12 - 15 marzo 1954

10 Jo K.io1>erodella fame, e che Je condi– zioni di t1alu1e di Mal■1e11a erano gravi. Fallita ogni altra protetta, i tcrrori,ti ,i erano l)erciò proposti di « punire un'ing,'u• .sti:ia o d'impedire cl,e un'ingiu.sti:ia foue ,falla • colpendo iJ questore Galli, intimo di Muuolini, che eHi ri1cneva.no reSJ)On• s,bile della dc1cn1.ione arbituria di Malate. ila e Borghi. Invece, ben altri furono i colpii.i, Il rac– conto di quell'attentato è un tremendo atto ,li 11ccu11a contro la magistr:uura di allora, rhe non A.i decideva a pronunciare una se11. 1cnra con1ro Mala1cs1a e Borghi (mentre poi ,lopo l'at1cn1a10 li auoh•cva) e con le 1ue lungaggini ha iJ)into quel gruppo di giO\'A· ni ad un allo di disperu:ione. EHi hanno Ju11gamc111ee,iuuo. C Ci SIOL"OntO per,m,.• demlo, per ,,uell'in.spiegabile intimo de.,,'de. rio clic prende chiunque si è impepalo o compiere un'a:io11e che deciderà non solo tfolla rita allrui ma anche della propria, che non Mrcbbe più neceuario ricorrere al• /'allo terrori.stico per imporre la li~ra:io– ne degli arrestati dato che «rtamente era• no .stati li~rati • (pag. 54). Invece la Jibe• ra~ione non \'Cniva... Senu contare che v'è pur rugfone 1,cr to~pelli che ai fanno stra• da allr■'>'euo il raccon10 di quel doloroto epiaodN>: AO&pelli the iter Oamiani (molto al corrcnle degli av,•c.nimenli) ai 1raducono ne.I rcrmo co11vi'ncimen10che • .•• fu la po– li:ia a corulurre per mano gli esacerbati u:rrori1ti /it10 davanti. le griglie del teatro Oiww. Certamente la co.sa non fu fatta in modo apparente, Quelli che spin.sero e gui• daror,o gli attentatori, non 11i misero in mo– ''"'· 1,~.ctiti da que&1urino; p'W anche dor• .si rl1e mai ebbero la coscienx d1" parteci– pare '"' un ,'nfame tranello ... • (pag. 6). A J)OCOpiù di vent'anni là •ita di Ma• riani è apczzata da que&la tragica niooe. Dopo il proccuo e la detenzione nelle pri• ,;iorni di Piacenza, il 23 giugno del 1922 ~ntr1 nell'ergas1olo di S. Stefano, da cui u• •tiri& libero aohanto il primo luglio 19-tti. Con l'ergastolo incomincia per lui una du, ra segregrn:ione dal mondo. Solo poco pri– ma di eucre liberato, cioè dopo 24 anni di ,olitudine, potrà u·cre un colloquio con un arnito che gJi portcr:1 un bre,·e tontauo 672 col montio dei ,·h·i, eol 1110mondo di ami– cizie e di lotte. Se Mariani, come dice Damiaoi nella tua prelazione, non è divcn1ato un • candi– dato al manicomio•• IC ha potuto reaille• re alla vi1u di abhrutimcnto, di miserie ~di vizi e di vihit degli crgaatoli, ed anzi ha po1uto riconruirsi una pcrton11i1ù più for– te e migliore, lo deve ccrtan1en1e - e lo fil - alla sua ferrea volontà, alle idee che aveva abbracci11to ancora fanciullo, alla sua ccrtezu interiore d'aver dedicata la sua vita a qualcosa di allo che continuava a ,•alere anche nelle ore di di1pcrazione, an• che nella aegrcgazione le.rote della prigio– ne, e gli lene,•a iìU il cuore nonos1ante luno e tuui. La conclusione 1pirituale della sua vi1a d'crgas1olo egli la raggiunge quando ai pro. duce a S. Stefano l'anunutinnmento con cui i de1cnu1i speravano, nel di1ordi11e della fi. ne della guerra, tli riuscire a riconquistar• si la libertù. E1•ieodio ahamente dramma• tioo, che nella narruionc tli Mariani si de– linea con 1an1a scmplicilll e profonditi in– sieme. Non dice nemmeno, IJ-Crun intimo, 1mdore che motlra la gen1ileua dell'animo 1uo, ciò rhc ha conreuato in discorto ad 1111 amico, ch'egli allora salvando tante vi• le ool suo in1en·ento ,•e acnti10 in cerio modo assolto dal peto doloroso delle vit" d'innocenli che, tenta volerlo, aveva preso 11 tempo del Diana. Com11osto l"umm11tin11111e11to •cr l'inter• venlo dei 90(da1i inglesi, ciascuno è ri• mcuo nella aua prigione, cd anche Mariani. Ed allora comincia per lui il tormento di vederti dare e 1oglierc. promeuere e poi negare, quella libertà che .n·eva costituito la aua apcranu di vita, la 1ua ragione di rcsistenu durante la lunga 1egregazione dal mondo, qunado la lame costituiva la nota dominame della vita giornaliera. (Ricordo e.be quando Mari1.ni ric.eveue da Napoli it primo pacco di viveri, con una grosu for• ma di pa.ne che avevamo comperato al mer. c.ato nero, e.i tcrisac una lcuera che era un inno a quel pane ritrovato dopo tant'anni in cui ne a,·eva dimen1icato il colore il pro. forno il sapore,, Ed infine 11 liber10 che davvero arriva - eoi 1uoi tremendi pro•

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