Volontà - anno VII - n.11 - 10 gennaio 1954

nei pirmi: dimostm=ione verm11e11t,eJefinititm di wut caren=u totale dello Stato, che ,ion riesce nemmeno " determim,re il suo proprio corpo. Nulla si risolve. Nulla. si avvia tt solu:.ione. Tutt.i balbet.t<mo vaghe parofo di « programmi sociali ll, cli <( programmi miuimi )): nessuno si llCCorge che 1111, viano in t.<mt.ovale in qucmto lo fa chi. conosce be11e il lavoro liti com,piersi ed in quanto lo applica chi ciel ht– voro lw In clirelln responsabilità. Lo Stllto è in crisi cronica, in Italia, ,wnostaut.e Lo Stato ctmericww abbia wofuso vlllrmghe di den.ttro e di proclot.ti per potenziar/.o, e seguiti,, D1111que? Non v'è rimedio che possa v,,nire 11èda Uomrt nè dtt lflashi11gt.on nè dft Mosc11. L<1sola viri d'11scitu sta nelht ri1J1·est1delle i11i:;iat.ivclocali.. Cioè su,. nclht ripresa. del gimli:io critico in ciascu110 dei cit.tadini. Cioè è e sem– fJre più sarà con.di.zi.omttlt C1llamisure,. maggiore o minore della res~tc,iztt dei cittadini allo Stato, delle, volontà clei cit.tadi11i di fare senzct o contro lo Stato - contro lo Suao com'è in rectftà, mostro immmw <l'ig11on111:u e di. tlfJfJCl.ito,dal' quctle 11on-ci si può llltenrlerc che male. Ecco u11a. ·vcrifìc" prtttic<t deU'itttimo vttlidircì dell'ori'.ent{lmento wwr– chico, che noi 1mdic11nori.petc11do - ·voce soli.((tria in 1111, dest>rfo o quasi. - tr11 lo scet.ticismo o l'flbulia del nostro prossimo, che purtroppo non vede q[tra ttltenwt,ivtt che il comwulare o l'ubbi<lire. /.,o stesso grndo del 110.stroinsuccesso è in sè wut dimostra:;;i01w com• plcme11((1re dell'azione dcleterirt dello SI.lito. Jufat.ti, cl1wsta. 1mssivitù di/– fusti (chè cmcl1e comcmdare è Ji geni.e inerte che fugge il rischio <lei.libero tentotivo) noi fu c,bbfomo in ereditf,, cfol fascismo: ed il fascismo è stato l'e– sp(:ri<'n:wstoricumeute co11cl11sa e falliu, del nwssimo-di-Swt.o. V<>dillmo fo facile obbit?zione. Come si farebbe ,,_ vivne oggi in Itcilic1-se11zc1 lo Swto, !>e11zc1 Roma clie dà i.i denMO per i sahtri dei pochi operai. e gli stipendi dei molti di– rettori delle fabbriche i11111roduui.vc ,senza l<oma che mrmd,1- fo. Celere, se11zn ffomc, che alimenta fo produ:ione a getto cominuo di films di commedie perchè fo gente si diverta, sen:::aRoma che dà n tutti almeno le spera11::;e del Totocalcio? L:; vero. Non si potrebbe timre ,w,mti senza l'u:;ione quo!.i<lùma della corrottt1-e corruttrice e /utrClssituria e dissipatrice mctcchi11adello St.ato. Noi non abbiumo illusioni. Perciò non crediamo nelle riforme. 1.,,, solei ·vin cl'uscitct- - oggi, ww via puramente /<mlllsticu: ma do– mcmi, chi sll? - ht. clurà il coraggio d'affronrnre un periodo di Cllos, cli. foscicm• che tutto il 1mtriclo bruci. lllsomnw, un periodo di rivoluzione. Non una cmcora rivoluzione politica, che tolga dalle poltrone ministe– riali Tizio per mellervi. Caio. E nemmeno un' altrci rivoluzione che il po- 557

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