Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953

Nell'interpretazione dei fatti della storia naturale, nell'antropologia, nella 6losoiia dclJa storia, nell'eeouomia politica ed in tutta quanta la sociologia, ad ogni volger di pagina c·i11contriamo in affermazioni tendenziose, che di– cono è, quando dovrebbero dire dovrebbe essere, o meglio io vorrei che fosse. Ed il risultato è che l'indagine scientifica obbiettiva ed imparziale ne sof– fre; e la lotta sociale dal campo ardente delle passioni e degl'interessi, che le è 1>roprio, 1rnssa ad imbastardirsi [rn le chiacchiere Jegli 11ccndemici e dei saccenti. La scienza raccoglie i fatti, li classifica e, quando trova che quei fatti sono necessarii e necessariamente si riproducono ogni volta cl1e si verificano le medesime circostan7,e, formula delle leggi naturali che appunto non sono altro che l'affermazione che in date condizioni si hanno certi determinati fenomeni. Ma essa non dice all'uomo quello che deve desiderare, se deve amare o odiare, se de,·e esser buono o eatti,•o, giusto o ingiusto. Bontà, giu– slizia, diritto sono concctLi che la scienza ignora completamente. La scienza tende a deli1nitare i.1 campo tra la fatalità e In libera volon1à. Piì:1essa progredisce e pila l'uomo diventa possente, poichè ap1>rendc quali sono Jc condizioni necessarie ch'egli deve compiere per poter altuare la sua volontà. l\fa <1uesta volontà, attuala o no, resta una forza extra-scieuti'lìca, con origini proprie e tendenze J)roprje. La tossicologia ci apprende l'azione fisiologica dei veleni, ma non ci dice se dobb.iamo sen•irci delle nozioni acquisite per avvelenare o per cu– rare la gente. La meccanica scopre le leggi dell'e<1uilibrio e delJa resistenza dei ma– teriali, c'insegna a fare i ponti, i bauelli a ,•apore, gli aeroplani, ma non ci dice se è meglio fare il ponte dO\•e giova a11'ingordigia di un pro1lrietario o dove sen•e agl'interessi di tutti, non ci dice se ba1telli e aeroplani debbano servire a portar soldati e buttar bombe sulla gente, oppure a s1largerc per il mondo la civiltà, il benessere, la rratellanza. La scienza è un'arma che può servire ilCr il bene o per il male; nrn essa ignora com1)letamentc l'idea di bene e di male. D11n<1ucnoi non siamo anarchici perchè la scienza ci difc di esserlo; lo siamo invece, fra le altre ragioni, perchè vogliamo che tulli possano go– dere dei ,•antaggi e delle ~ioie che la scienza procura. L'argomento meritercblw pii1 ampio s,•ilup110. Vi rilornerò sopra <1uan– do a,•rò tempo e spazio. ERRICO MAI.ATESTA dal p~rio1liro ti Volo,1/à" -li \nrona, 11. 29 tlcl 2i clircmhrc 1913. 500

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