Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953

SCIENZA E RIFORMA SOCIALE LE GRANDI scoperte scientifiche del secolo decimonono e la critica \'illoriosa che la scienza oppose alle menzogne ed agli errori delle reli• gioni fecero si che gli spiriti progressivi divennero ammiratori entuasiasti, se non cultori intelligenti e pazienti, della Scienza; ed esagerando, attribui• rono alla Scienza la potenza di tutto comprendere e tulio risolvere: della Scienza fecero una nuova Religione. Ed i riformatori sociali di tutte le specie, cioè tutti coloro che con un fine qualsiasi e per una qualsiasi via volevano modificare l'attuale ordina– mento sociale, si credettero in obbligo di fondare sulla Scienza le loro aspirazioni; mentre dall'altro canto i conservatori, quando trovarono che la fode religiosa vacillava e non bastava più a mantenere il popolo in sogge– zione, cercarono anche essi di giustificare colla scienza il regime vigente. Fu una vera ubbriacatura (non ancora svanita), che foce perdere il con• cctto chiaro della natura, dei metodi e della portata della scienza, a tutto scapito deJla ,•erità scientifica e dell'azione sociale. Non si salvò nessuno o quasi, e se noi anarclùci fummo salvi dal ri– dicolo di chiamarci a,wrcliici. ,cicntif,ci [u forse solo perchè il nome di &cicmifito era stato preso e reso antipatico dal socialismo marxista. lnfotti, molti dei nostri compagni, e tra i pii, benemeriti ed illustri, sostennero appunto che l'Anarchia è una deduzione delle verità assodate dalla Scienza, anzi è nicnle altro che l'applicazione ai fatti umani della concezione meccanica clcll'universo. Mentre poi, a dimostrare la fallacia di questo loro scientifìcismo, a di– mostrare che realmente il loro anarchismo deriva dai loro sentimenti e non dalle loro convinzioni scientifiche, sta il fatto che gli anarchici restano e– gualmente anarcl1ici anche quando le scienze progrediscono e cambiano; e, mulgrado il loro professato obiettivismo, in pratica essi non ammettono i fatti e non accettano le teorie se sembrano contradire le loro aspirazioni anarchiche. E se non avessero a,•uto opportunità di fare studi scientifici, o le sc;enze non esistessero e ]e conoscenze umane fossero restate allo stato in cui erano secoli or sono, essi probabilmente sarebbero anarchici lo stesso, perchè, uomini buoni e sensibili, essi soffrirebbero del do1orc umano e vorrebbero porvi riparo; e uomini fieri e glust.i, si ribellerebbero all'oppressione e vor- 497

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