Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953

cui ciascun scrittore mostra generalmente di non sal,)Cre quel che vuol dire,. ed a,·cre appena apJ>ena una ,,aga ed osçura visione di uno svancvole ideale .chf' non sa tradurre in termini iotelJigibili. Definiamo dunque le parole di cui ci serviamo. lo non pretendo che il senso che io dò alle varie parole sia il loro senso vero. Il significato delle parole è sempre una cosa convenzionale e può solo essere stabilito dall'uso comune e costante del 1>il1gran numero. Però acca• de gcneralmenle che quando una parola è stata inventata per indicare una data idea, tutte le trasformazioni e le deviazioni che avvengono dopo nel suo significato hanno Ira loro un nesso logico, che perrnclte di rimontare al si• gnificato originario, o di ricavarne un significato generale che risponde al pensiero 1>il1o 1ncno coscienle di tutti. Questo fondo comune nei varii sensi in cui oggi si usano certe parole, io mi sforzo di determinare per rendere l,ll1 chiare le idee e più facile la discussione. Commu1ue sia, le mie definizioni serviranno, se non altro, a far ben comprendere quello che intendo io, ,~ forse a dar un esempio di linguaggio 1>reciso,che altri potrit megJjo elaborare. Nello studio della socielìt umana e nelle costruzioni ideali c.he si l)O!• son forc di una nuova socicti, c'è da considerare due punti: 1) i rapporti morali, o giuridici che si voglian cl1i:m111re,tra gli uomini, vale a dire lo scopo che si attribuisce alla con"h,cnza sociale; 2) la forma in cui s'h1car. nano questi rapporti; ,•aie a din· il modo di organizzazione che assicura l'osservanza dei diritti e dO\•eri rispettivi, il metodo col quale si tende alla realizzazione dello scopo proposto alla socie1i1. Sul primo riguardo si può concepire la societi, umana in tre motli fon. clarnentali. O come una massa di uomini che nascono e vh•ono per servire uno o pochi individui privilegiali J>er diritlo di conquista, mascheralo 1•oi con il preteso dirilto di"ino; e questo è i.I regime 11ristocrutico che è l"SSCU• zi;.1lmentc sparito ne.i paesi pili avanzati e che ,•a man mano sparendo nd resto del mondo. O come In convivenza di individui originariamente e 1eori– camentc uguali, che lottano l'un contro l':'lltro, ciascuno per accaparrarf' jl 1>illcli ricchezze e di potere possibile, sfruttare iJ lavoro altrui, e sottoporre gli altri al suo dominio; e questo è l'i,ulivUl,wlismo, che domina nel mondo borghese dell'oggi e produce lutti i mali sociali che lamentfamo. O come– un legame di soliJarie1i1 fra g]i uomini tutti, ciascuno dei <1uali coopera cogli altri per il maggio:- bene di 1u11i; come un mezzo per assicurare a tutti il massimo sviluppo, la massima libertà, il massimo benessere possi• bile; e <1ui è il socialùmw, che è l'ideale per il <ruale lottano oggi tutti p:li amici sinceri cd illuminati <1clgenere umano. Su.I secondo riguardo, vi sono ancora tre modi principali di organi~– zazione sociaJe, tre metodi, tre costituzioni politiche, 1) Il dominio esclu. sh•o di uno o di pochi (monarchia anoluta, cesarismo, dittatura) i quali im1>ongono agli 'altri ]a propria volontà, sia nell'interesse di loro stessi e della 1oro casta, sia coll'intenzione, che può es.!ere anche sincera, di (are il bene di tulli. 2) La cosidetta sovranità popolare, cioè la legge fatta, in nome del popolo, da coloro che il popolo ha eletto. Detta legge rappresenta, 494

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