Volontà - anno VII - n.9-10 - 15 dicembre 1953

vigliacco che, avendone toccato in piazza, torna a casa e dà prova di bra– vura ... baslonando ]a moglie? L'energia della gente civile, la forza che produce davvero intensi lit di vita non è quella che si SJliega nelle lotte inter-umanc, colla prepotenza con– tro i deboli, coH'o1>pressione dei vinti. Ma è quella che si esercita nella lolla conlro le forze avverse della natura, nei compiti del lavoro focondo, nelle ardue ricerche della scienza, nell'aiutare a J)rogredire quelli che re– Siano indietro, nel sollevare i caduti, nel co1u1uistare per tulli gli esseri umani sem1>re maggiore potenza e maggiore benessere. Sì, certo, gl'italiani mancano di energia. La borghesia italiana, pavida ed inerte, non sa nemmeno siruttarc i la– voratori che si offrono e li costringe ad andare a farsi sfruttare all'eslero; cd i la\'O~atori si lasciano cacciar \'Ìa dal loro paese in cerca di un tozzo di pane, ed ora si fanno mandare in Libia ad ammazzare e a farsi ammazzare per il beneficio di pochi ingordi specuJatori, per conquistare m1ove terre a coloro che impediscon loro di godere deUc terre d'Italia. Ma non è la guerra che darà loro energia e volontà di progredire, come non dà energia a chi non sa e non vuol lavorare il mellersi a vivere di (urlo e di prostituzione. Lavorare e prendere il frutto del loro la\'Oro, ecco ciò che bisogna :1gli Italiani, come a tutti gli ahri po1>oli. Noi, tlicono i guerraiuoli, apportiamo la civiltà ai barbari. Vediamo un po'. Ci\•iltà significa ricchezza, scienza, libertà, Cratellanza, giustizia; signi– fica S\•ilu1)1>0rualeriale, morale ed intelleuuale: significa l'abbandono e la condanna della lolla brutale, cd il progredire della solidarietà e della coo– J>erazione cosciente e volontaria. · Civilizzare imporla anzitutto ispirare il sentimento della libertà e della dignità umana, elc\•arc il valore del.la vila, SJ>ronare :dl'a11ivi1:1 cd :1ll'inizia– ti\•a, rispettare gl'inclividui e gli aggruppamenti naturali e \ 1 olo11tari che gli uomini fanno. . t questo che vanno a fare in Africa i soldati d'Italia al servizio del Banco di Roma? Malgrado Verbicaro e la Camorra, malgrado l'analfabetismo, malgrado le terre incolte e malari.che e le migliaia di comuni senza acqua, senza stra– de, senza fogne, l'Italia è pur sempre più civile della Libia·. Essa ha operai abili e forti; essa ha medici, ingegneri, agronomi, artisti; essa ha grandi tradizioni, ha tulto un popolo intelHgente e gentile che, quando non è stato soffocato dalla miseria e dalla tirannia, si è mostrato sempre capace delle 01>ere 1,iù ardue e piìi nohi.li . Essa potrebbe ascendere rapidamente alle pii1 alle velie della civiltà umana e divenire nei mondo un possente fattore di progresso e cli g:iuslizia. E invece, ingannata ed ubbriacala da coloro stessi che l'opprimono e la sfruttano e le imJ>Cdiscono di sviluppare le sue qualità e le sue ricchezze, essa manda in Africa soldati e prctj, essa porta strage e rapina, e nel tenta- 490

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