Volontà - anno VII - n.5 - 15 luglio 1953

di ci 1wr1erebbero ad aggirarci, CO• mc ciechi alla macina, in u,1 circo• lo cliiuso, vrivi di verità ed i11ca1>aci di crea~ione. A <Jlrnlimili ampi ori:;zonti invita </tu'tìtoordine di pensieri ... Dioo,ro i preti. e gli statisti: gli uomini e dou.11P sono in genere irri– mPdfobilmc11te C(lttivi, s<>11:;t1 la Cra• zi11 11011 1wsso110mai elevarsi dalla loro i11f<>riorità costilu:;io11ale, e I« Cm:in 01,na ltttraverso gli Eletti. Cli ,,Itri. i « fedeli ». i K smldiÌi », 1t, K mnsslt », debbono riconoset•rc la loro costituzionllle inferiorità, accet- 1<mdo di fov()rarc sccom.lo i piani d,•i Superiori, cli combattere secondo gli ordini. dei Cmierllli, di vivere Ìtt• somma come strumenti dclltt opera• zi.om• di. quei Pochi-Grandi che si arrogm10 di ctlpire e di 1wnsarc per loro e che in tal m0<lo«fmwo 'il loro bene». Cm11ro questa gente, clie si illude tnlvoltu e sempre cercu di illmlere gli altri che cua è migliore, noi ci battiamo. Vc,liamo chiaro che essi sono proprio il contmrio: campioni deteriori rlell'umtmitlÌ, 1111umittial .mo li.v<>llominimo, per il fai.I.o che sono llvvclcnati radicalmente dall' a• nimus di /)rNlomitJio sul pro. ~si.mo in cui raffiora lo zoologico ma11gia.-che– ti-mangio e quindi si comlensano le ere,lità negative della nostra storia. Contro il loro 7,essimismo noi pro– clamiamo cl1e non v'è alcun bisogno tli Eleni per la costru:ione dcll'uma– ,w nella catena delle generazioni de– gli uomini e donne comuni che O• pemno nel mondo. Proclamiamo an• ::i che ,ie/J.'azione degli Eletti si ri.• trovano sempre i pitì potenti tra i molti freni che via via nella storia han ritar<lato e rirarclano la costru.- 2i0 :ione ,lell'11ma110 - mentre le for– ze crealrici in <Juella direzione si ri– lroumw soprntullo tra le 1mrsone che essi conglobano sprcgi.ativamente 11cl– la «11wssto1 - dove ogni giorno si fa esp<>rUm:fl d'uno od """ e/te potreb– b<> essere din:llorc d'impresa o f>ert• s1ttorc o nrnestrn o<I artis1'1 ,,d è in.– vece m,mouole priuo d'ogni oppor1u. ,1itti percliè cosi c<mvieue fii ignori dt>I.lempo. Verità fop11lissia11c<111este <lovrelr bcro essere, oggi pili clie mlli: oggi che il nostro mondo si ritrova am• 11wlcaosoprntutlo 11er la pre<lomi– ,u111teilzion.c dei Cltpi di ogni specie e colore - i quali simo condotti dal– le 11.ecessi.tàinteriori. del loro ,,ro– ce.~sodi conwmlo (l(Iaggiogare cd ab- 1brutin• qmmti ,,i,ì ,,ossono nel.I.emol– titudini sog1;e11e, mentre proclmna- 110 che dt1 quell'impoverimento del– le perso,u, concri>le V<'rrà in 1111- miti– co futuro 1111 1,rriccltim<>nlodell'u• munità, quando 11011 p1we il miraco– loso 1mrto dell"Umat1ità definitiua. Noi 11011 crediamo 11egliangeli, nè per il ,,r<>scn1e ,,;. per l'avvenire. Crediamo che il fondo miimale del– la nostrn csisJcnzll diverrà m1ch'esso strumento d',mumo uia via che si fi. bererà dei tilblÌ in cui. è costretto dal. l'imperio ,li fittizie moralità ltd uso dei padroni. Crediamo che ciascuno ,li noi hil in sè la possibilità tli co– struire la sua 1,articell« di Umani• tà, via via che il suo 1,e.,uiero i -,uoi 8Ìtuli:i le sue i11i:iative .<ci svincolo– :io dulie bugie e ,lai vi:i ,li una vi– ta sociule aggiogalft ulle necessitli dello Stuto. E, so,,r<,tutto, cre<linm<, che questo processo <li liberazio11e dellu persona e dellu società non 'ii può attemlcrP ,la i11terve111i. demiur• gici o divini, poichè. già ora, :frir;,m-

RkJQdWJsaXNoZXIy