Volontà - anno VII - n.3 - 15 aprile 1953

IL CONGRESSO DI CIVITAVECCHIA C11rrnm, /Jo/ogm,, Cw1osa, Livor• no, A11cona, Civirnvccchia, so,w le tapve tiella rinascita del movimento cmarcl1ico in Italia, da/In cadut<t del /t,scismo ml oggi. No11 tutte s0110 tr,pp<' flscnulenti. Carrara è <Jliella che risplende ,li luce muggiore: se– gna il riaffcrmursi del ttostro movi• me111<J dopo il vc111c1111io nero, dopo le soffcren:c, le persecu::ioni a cui rwsstm militante em sfuggito, rina.• scitu che si amu111cùum piena di ,,ro– mt•ssc e di sperau:e. Dopo Carrara, ci furono degli alti e dei bassi. che ge,wrnro,w trn. di noi alu•nwtive di spcrm1:c e di timori, le ime e gli altri eccessivi. In realtà., tiato quello che accadeva rientmva nello sviluppo logico degli avveni– menti. Em naturale l'apporto consi– derevole di gente t1<umtaal noslro movimento nel JertJOredi entusiasmi di cui s'accompag11a1Jail crollo del Jnscismo. Mn. era w1clw natumle che molti si ritirassero via via perchè avevano capito male che cosa /ouc l'a11arcltismo, e e/te altri si staCC.0$• scro accorgendosi che esso non dava via di successi immediati, anzi do– ma11da1Ja nni ed anni di lot.ta e di sllcrifici. Ed era naturale che alla ra– re/l1zio11edelle ,wstre file seguissero in chi restatJa momenti di scoraggia– mento, cfo cui periodi di ristagna– mento per il nostro lavoro. 102 lufi,w ci fu l..,itJorno, che cliecledc– u:rmiua::ione e/tiara ,ul urta latente ai.si irrterm,, pr()(./ottn cfoll'affacciar• si in mezzo a noi di un gruppo di giovani che propugnava una conce• :.ione para-leninista clell'miarcl1ismo ed uri pltra-mucltitwcllico metodo di praticarlo. Le polcmiclte che ne se– guirono crearono dissidi , clitJergcn– ze sempre più projoncle, diffidenze, sospetti, amarezze: e senso di solitu– dine in chi voleva, no11os1a111e tutto, continuare il proprio lavoro. Pensiamo di poter esporri• tttllo questo al pussato perchè si.amo co11- vinti che Civitlwccclti<t segna fo fine di questo tormentoso periodo. Il recente Congresso cli Ci1Jitt11Jec• chia non ha <Juasialtro al suo attivo. Uiconosciamo elle non si è concluso molto in esso. Mll il semplice fatto di atJerc ristabilito tra gli anarchici un'atmosfera. di amicizfo, in cui O• gmmo di noi si seni.e libero di essere se stesso tru t1ltri simili e clitJersi ed auch' essi liberi, apre di nuotJo la via ad accordi di lavoro tra gruppi a/– fini, e ci consetÌte di <lireche il Con• gresso è riuscito nel .mo fine pri11ci– pale, che i suoi risultati sono posi- . tÌlli. Noi speriamo che d' ora imum:i le volontà concordi di. fare espresse negli incontri di Civitavecchia ovvie– ran,10 il nostro movimento ad una

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