Volontà - anno VII - n.3 - 15 aprile 1953

efficace ripresa di pensiero e di a:io– ne, come nei periodi migliori della sua storia. Arrivm,clo a Civitavcccliia, certa– mente pochi erario gli ottimisti sui lavori pci quali eravamo convenuti da umte parti d'Italia. M,, i molti compagni che vi trovammo fugaro,to subito 11111i i timori. Finalmente ci si ritrovmm, avevamo il mc::o (li 1mr– larci francameme, di spiegarr equi– voci, di far cadere i rancori nati ,la polt>miche rio,r.sempre serene. Il fat– to MPUO clii' eravamo accorsi cosi. nu .• mnosi da lltllc le parti ,l'Italia si– Knific,wo chr volevamo mf'ltrrci al la1:oro in un clima. (/i compre11sio11e. Il so/,. di q11<•i giorni. clic ri.splt'tull'vn su/lr, VPcc/,ia ciuà me::a distrutta dalla f!,tlt'rra e pur CO.YÌ opProsa. aiu– tò " ridnrci. fid11cia e a .farci sp<>r11rP tutto il m>ne possibile (lai CongrP!uo l'ilf• .ctr,l)ttper inComincitrre. All'ini:io c/ei fovori ci si incammi– nò s11bito 1:>er la via giusta, stabilen– do cht>il Cor,,rcsso s'inteutf,,va co11- th11w:im1c di quelli precedenti (vi si ritrov1,vt1, sia per le condi::ioui, di t1mbir11tc(•steriorc sin per la buona 11ccoglie11:adei compagni del luogo " ver In volo,11,ì di i11te111/crsi.n tut.• ti ma,1ifc$tt1, lo spirito d,•l convegno di Carwsa). Co11ftresso della FAI, dtmque. di qut>ll'or~ani7.zazione sui generi.s che no,r Ira orJ!nni rigidi, che è aperta a tutti cl1e non pretende di imporsi a nP1c~mw,e/re volentieri accetta a col– laborare tmche coloro che non vi a– deriscono, che n.on pronunci.a ostra• cismi vntm ,ws.mno. La presti di po– sizione iniziale in tal snuo era ,.,.,. <'l'ss11riftP"' stabilire i1111an:it11tto che non eravamo convenuti n Civita– VPrc/1ia pn dt>lle que5tioni or8ani:- :utive; ,,erc/1è ornrni la sola orsani:– =a:ionc acccttnbilr per tmarchici e• si.5t.eva di fatto. Gli anarchici italiani lwn capito rlw v' è una sola specie di « orga,. ui::a::ione >1 cfficncc in senso liber• Ittrio: <1uellache ,w,i costituisce una mltcchinlt e quine/i dei dirigcmi, quella cioè che rispetta. la piena 1m- 10,wmit1 del singolo militante, ciel gruppo ,. ciel/e feclera:"ioni locali. Un' organi::a:ione che è unicamen– te la sede 1:>er i,1tPsc di lavoro, e 11011 ne/ude, an:i sollecita, che si ,,ossano stringere 11ccordi al cli fuori di Pssa fra gruppi o fe,lern::ioni ade• rNlli che sentano la necessità cli unir– si pi,i strettnmn1tc tra cli loro, per offinità o per scopi d1•tl'rminati. f_,a FAl: clu• mis11rata col ml'lro dei par– titi è 1>ocopi,i, cli mm sigla, clte tale rimane se nott c'è attività in ciascu– ,w di noi, ma clivnrta O1:>eranteap– pena i gruppi ,. t,, ff'dna:ioni le cfomw vita. Reiolata questa questione clic po• tect1 sembrare di forma, mn clii' met-– teva subito nella sua vera luce il Corrgresso, c'era un'altra decisione cl1i(tri{ictltrice <fo prendere: ri-!pon• dnP alla insi$tt•ntt• clomm,cla dei CAAP che cercavano un morfo cli pMtecit>Mc al nostro Congresso. La domancla ci era stata rivolta dappri– ma nttraver$O il loro giornale, poi con una. « lettera -.. manciata priva– tnmentc a quasi tutti. in Italia, ed in ultimo con una richiesta scritta pre– SP11tataeia tre ,lelf'goti dl'i CA AP al– f apnt11rt1 del Congresso. Si. poteva non teneme conto, dato r/11• da mesi la risposta era già stata dnta nelle cleliberazioni dei griippi e tielle feclera:ioni, durante le tliscus– sioni precongressuali. Ma la clrillre:- 103

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