Volontà - anno VII - n.3 - 15 aprile 1953

.re.,ponsabili. Allora. ,10,1 .~i tratterebbe di .garantire la vita di questi ;.,,i,uti, che di per sè rappresentano un progreuo in quan. lo CO$l1'tuiscono una conti,iua possibilità, ancl,e nei periodi di auen:a d'interesse? t vero cl,e .,peua a que.,ti (come $ petto.va alla CI qui) di farsi valere e seguire, ma non è una CO$O. co.,ì ,emplice e ri,olutiva come appare a prima visiti. Molte co.,e si sarebbero potute ri,ofoere qua se a) /os– siroo rico,1osciuti per legge, vo1euimo cioè 1:anrnredei dirini statuiti, b) se, in segui– lo u questi diritti, .,; co.,tiluisse quell'u,1io– ne na=ionale di CI cl,e si auspica. Ultimt, co11sidera=iot1e:la CI è eleua con regolare vow=ione segre1a, se11=a per»i schiertm1enti politici. La tubercolo.1i elimi. na le consùlera:;ioni vofiti'Cl,e ed è vera• me.me molto be11e. Così la Cl rappresen,a veramente mtti; JJerò 11011 si può fare a– stra=ione da gr11ppi di dissidenti e opposi. tori. talvolta solta1110mlllig11i, talvolta più cosc,'enti. Si 11resc11lll così. s11euo la neces• sittì ( e si vrese111erebbe tmcl,e di viri se si /aceuero assemblee ver di$Cu/ere) d1' .sce– gliere tra il. JHtrere di w1a maggioram:a e quello di 1111ami11ortm:t1; t11tt,· .1ta11noal gioco. anche percl,è le solu:ioni per una– n,'mit<Ì$ono impossibili. Allora? Sono inlerrogativi; a mio parere metto,1O sul tappeto alc1we <1uestioni di prassi, di met0<lo. uri=ichè di ideolosia, o soltan10 indiretlllmente di ideolog,'o; ma le riporto percl,è su questi problemi si /erma più spesso l'atten=ione ,lei com1H1gni e si arena la loro a:ione. Praso. I mar7.o 1953. F. V. Quella intcreuantc le11c.ra di F.V. pone problemi che sono 8lati dil•attuti nel no– stro recente congrcsM>, ed ai quali finora non è slato poHibile dure una risposta. Sia. mo rontenti di ri1>ro1,orli (lui. perehè tutti coloro che si trovano in situazioni analo• ghc 1>0880110portare 11.u(!UC81e pagine il conlributo delle loro riffcs~ioni e delle loro esperienze ,,crsonali. Noi ci limitiamo a forc le seguenti sempliri ronsidcrn7.ioni. - t pur1roppu vero, quello c.he F.V. di– ce dei giovani (e dello da un altro gio• vane non suona 01Te1111 ne può 11embrnre presunzione come qualcuno potrebbe pen• aare se la stessa consta111zio11efosse (alla dagli « anziani » o dai « \'Cechi »). Ma le ragioni di ((Uesta indifTcrcnza dei giovani sono così chiare e le ahbiamo delle 1antc volte, che non crediamo utile riesporle qui. - Non neghiamo che le Cl, che sorgo– no spontaneamente e che rimangono al di fuori dei partiti, delle grandi organiua– zioni, e della poli1iea posuno avere un loro utile oompito. Però non si può gene– ralizzarne l'utilità basandosi su un solo e· &empio: il confronto fra uno nabilimcnto in cui la Cl esiue ed un altro in cui nOn esiste. Può darsi che il miglior funziona– mento del primo in confronto del secon– do, dipenda appunto da clcmcnli 1>iù cO• raggiosi, 1>iù auivi che vi 10110 nel primo caso. Anche qui occorrerebbe SPpere .-omc \'anno le cose in mohi nllri luoghi dove funzionano le Cl e vedere se <1ucs1c rap• presentano veramenle degli organi di di• feso per i lavoratori. - Quello che ci pare, invece, assurdo, è che F.V. invochi una legge a protezione delle Cl perchè dice che non è vero che le isti111:ioni e.,isto110firicl,è gli 01,ert1isan• no difenderle. Penso che sarebbe stato focile II F.V. tro– vare esempi nella storia, e specialmente in quella di ahri Paesi, dove le limitazio– ni del potere centrale 10110 tlo,•u1e pro1>rio alla resistenza ed alle volontà ben (erme dei singoli cittadini. Oppure chiedersi se sono vitali ed e(fìcaci i benefici che certe leggi ci accordano. La Costituzione del no11ro paese (e po• tremmo dire le Costiluzioni di tulli i pae– si del mondo) garanli!we ad ogni ci1111dino tanti di quei diriui che J>Olrcmmo crederci il popolo J>iÙ libero del mondo. Le le,:gi ri sono a lutelare questo e <1ues1•ahro di– rillo dell'individuo e delle colle11ivi1ìi, ma... ma... la reah:"1 è che non possiamo muoverci senza sentirci priitionicri delle stesse is1ituzioni che ci proteggono o ga• runliscono la nos1ra liherlÌI. Dobbiamo ci• tare le persecuzioni di cui sono stalc vii• time i non eatto1ici in Italia, per dare vn• lore allo nostra afTcrmozionc? E <1uan1i al• 153

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