Volontà - anno VII - n.3 - 15 aprile 1953

LA GUERRA CIVILEDI SPAGNA (VISTA D.A.f,L.A. WILHELMSTR.A.SSE) LA LlllHERIA Plon di Parigi ha pubblicato in tre grossi volumi i documenti di1)lo1uatici lrovati a Berlino alla fine della guerra al Mi– ni~tero degli Affari Esteri. t uu con– tributo importante allo slUdio dello svilu1>po delle relazioni inlcrnazio– mali nel periodo critico che ha pre– ct•duto lo scatenarsi della seconda gucrrn mondiale. li terzo, dedicato n << l,fl G,•rmm1ia e I<, guerrn civile spnguofo n ha per noi un interesse 1>arlieolnrc; esso ci pcnucllc di se– guire giorno per giorno l'azione po– litica e militare di Franco e dei suoi alleati fascisti e nazisti. e ci infor– ma an(•hc, ma indirellamente, sulla 1>olitica che opposero loro J'lnghil– terra la Francia e la Russia. Però C!lSO non ci dice nulla di nuovo sui preliminari dell'insurrezione 111ilita– r1•e sull'inlcsa prevenliva che per– mise 11ll'ltalia d'intervenire sin dal primo giorno. I documcnli che apro– no queslo volume tendono al con– trnrio a scartarli. In uno di es.si si allude a delle manovre che hanno per sco1>0la fornitura di armi ai Cn– sci.sti spagnoli che un sottomarino tedesco avrebbe portato in Spagna. Ma il diplomatico che ne (a men– zione aggiunge che si traila « d'un affare d'un romanticismo esaurito». Sono gli Archivi italiani che a tal pro1>osito darebbero delle precisa– zioni perchè durante tutto il con– nitto si constata che il pii1 aggressi- vo il più provocante e il pili fanfa– rone è i.l più debole, Mussolini. Egli è ancora lutto pieno della conquista etiopica, egli sa che si possono di– sprezzare le folgori della Società del– le ~azioni e infischiarsi delle sue «sanzioni>, pcrchè ,,uulcuno dei suoi membri è sempre pronto rt rinnega– re il proprio impegno. Si sa che Mussolini ricevette nllorn dall.:i Rus– sia il petrolio di cui aveva bisogno per la sua im1lresn criminale. Ma nè l'Inghilterra nè In Germania. nè I.i Francia volevano la guerrn, esse res1>ingono una generRlizzazione del– la guerra che, a piì:1riprese, minac– ciava di scoppiare. Come se le grandi potenze a,,es– sero biso:,?no, prima di impegnn.rsi esse stesse, d'una ripetizione gene– rale che mettesse di rronte delle for– ze ridotte, la. guerra di Spagna pren– de, cli fronte alla seconda guerra mondiale, il posto delle gucrr" bal– caniche del 1912-1913. Be1whè si parli molto questa volta di fascismo e di antifascismo, si tratta sempre di lotte di influenza trn grandi po– tenze rivali. La Spagna le interessa per la sua ,,osiziont' geografica. Sot- 10 Primo de Ri\'NR, :Mussolini ten– tò già un'alleanza che avrebbe fatto del Mediterraneo un mare italiano e gli avrebbe permesso di esercitare la sua grandiloquenza sul « mare nostrum ,,. Non ebbe successo; egli si accorse allora, come dovrà accor- 127

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