Volontà - anno VII - n.1-2 - 1 marzo 1953

le, tNolgeva la ateUII aiionr; co111iratrke, di– renamcnte, apertamente, perehè in lui non vi era po5to a pen1imeo1i. I auoi atti e la ,ua azione •i 1volgevauo alla luce del gior• no ed erano oonsu11anziati dalla pro11111n° da della rivoluzione che ci deve tutti affran– care. LII ,ua era la voce dei nuovi profeti, Mentre uno 1i rodeva di rabbia o di im• pazicn11 nelle carceri europee, l'altro ,·or– reva l'America da un estremo all'altro, al– lac.-iando 6li, temprando nervi, placando qut"ilioni, 11ropagando la buona nuova ...• Errico Malate,ca e Jose Mar1i ti ~mpletano ncll'impc1110,itit, nella vivacità vigorota ed alliv■, nella fiduc:ia della rivoluzione clic darit la (elicità a tutti. L'uno è apertamente anarchico, l'altro apJ >C.na tocialisll nelle sue dichiarazioni. Ma nel r;uo pen,iero la patria de,·e euere di 1uui gli uomini, libera ed uguale per tutti, 11Cnza d'rullali e tcm:a ifrullalori, tcnza prc• ti e 1W!nuPolitici. Una repubblica d1e non r;ia così, non varrà una lacrima delle sue donne, L'altro, focoso nello 1tcuo grado si istruiva e cercava di accumulare risen·e per lc lotte future. Ogni arretto equivaleva a delle vacanze che gli permeUevano di eu– mim,re cli mi,urare i 8Uoi ani, le t"Ue re– sponAbilitÌI, la fUa fiducia, e tra«iare vie all'avvenire. Così che il pen!icro di Mala• lesl:a &cn:u ap()Oggiarc 10 ddle cono5ecm:e 1cicn1ifithe tome quello di K.ropotkin è sfolgoranle come quello di Bakunin, è preciso e 1uggntivo. Il miglior omaggio che noi anarchici pos. tiamo fare aUa memoria di Mala1e11a, è di leagerlo di sludiarlo di oompene1rarci del wo ~n,icro. UI vita di M•rli e di Malatella somiglia• no alla corrente di un ruscello e.be per quanli inloppi lrov-i durante il 1uo conio m:ai 1i arresta. Nei aecoli sono aempre po• chi, in confronto al numero degli abitami, gli uon,ini che emergono. Però figure come quelle di questi due esemplari rappresen• tanli del pcnticro della libertà, riempiono ampiamen1e il vuoto di tuuo u.n aeeolo. Questi nuovi credi dell'anuchia poueg– gono la parola magica della liberti che ac• cendc i cuori. La loro azione mohcplice comprende dimensioni tali che il mondo 62 li 1cme, gli uomini si commuovono e i li• ranni 1i difendono. Le iatiluzioni JIUN.no , i sistemi 1i av-vicendaoo, può la cau .. del– la liberli è sempre la 11eua ed eterna. L'i. dealc anarchico è di ieri di oggi e di do– mani. Malaleilla è l"anarchico apcr10, 114:111;1 11re– giudia:i, fraielJo di tuni gli uomini t"he amano la libcr1ia. Figlio diretto della Pri– ma Jn1erna:tionale, ha 111pu10n1an1e11ersi coerente dunmle 1u11a la 1ua v-i1a frunifi– cante 11e11uvacillare neppure davanti alle lodi più lu.1inghierc cbe gl( venivano da tulle le 11ar1i, l\lenlre ila un campo all"al• tro •i era parlato di reviilione dell'anarchi• sino, 11erc:hè,si diceva, i tempi non si arre– i;tano, o dell'influenza dei •indacati nella societ:I fo1ura, o dell'azionc dell'individuo nella morale 1ociale, Malatesta rispondeva bonariamente a 1utti, cl1e per parlare di re. visioni1-ino era l'le«'6Mlrio prima e1scre a– narchici, 1>0i anarchici. e ancora anarchici. In Anarchia lroveremo tulle le ,o)u_zioni. Ciò t"hc ,i deve innanzi tutto realizurc è la rivolu:.cione, 11111 una rivoluzione sociale la quale auicuri con l'anarchia b necessaria condh:ione di liberi.i in cui polranno svi– luppar,i le forme di pensiero delle fo1ure 11Jenerazio11i. le quali potranno in 111 modo i;uperare anrhe quello che è il no11ro con• celio anuale di anarchismo. Se co1ì pcm1ere• mo cd agiremo indubbiamenle arriveremo molto avanti, verso l'ideale a cui miriamo. Le diffieohà si present.ano senta che le cerchiamo ed il succc~ dell'individuo con– siste nel vincerle. t qui e.he l'uomo deve mellcrc alla prova la 1ua capaciti e il '°uo humus AOciale. Mala1e11a vedeva bene rhe ogni ener1ia non è una forza. Ogni movi• mento per incutere rispcuo, deve e•sere a• gile e auivo: egli diceva d1e te il popolo non veniva • noi, noi dovremo andare al popolo. Se la società attuale, oltre che al– le sue spcculuioni capi1ali11iche derieo polizieachc e militari, considera che Ira gli anarchici vi iOno persone che per la loro condona e per i loro ani soddiMano alla personalità propria dell'individuo, 1appia• mo imporle il rispcUo scrupoloso del nollro ideale. Anarchici sempre, e più ohre an– cora.

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