Volontà - anno VII - n.1-2 - 1 marzo 1953

LE DUE CHIESE f N UN ARTICOLO intitolato: Stato co11/essiounle e Stato totali– tario, 1 Ignazio SiIone faceva ap1,ello ad una collnborazione stabi1e degli e– lementi cattolici e socialisti. della Francia, del Belgio e dell'Italia. E– gli \'ecleva neJla combinazione delle forze democristiane e socialdemocra– tiche lo. salvezza del movimento ope– raio europeo, e se la prendeva, natu– ralmenle, con tulli coloro che da q destra > e da « sinistra », manten– gono tra i lavoratori credenti e non credenti un deplorevole stato di o– s1ilità. Sotto questo aspetto il socia– lism·o-staliniano di Nenni e il cleri– calismo reazionario della destra tra– dizionale gli sembravano ostacoli n.e– ricolosi aJl'unità delle forze demo,. cratiche italiane; ma se la prendeva ugualmente con il liberalismo an- 1iclcricale che egli accusava di man– tenere aperto il dissidio artificiale tra « la società religiosa e la società 1>olitica :,,. realtà che egli dichiarava 1•ienamente conciliabili. Silone arriva in tale articolo fino alla critica dei principi, partendo, pare. da consideruioni politiche di– rettanu:nle pratiche, e questa criti– ca che non è fone molto solida StLI . terreno delle idee e dei fatti, per– mette però di dare alla combinazio. nr parlamentare desiderata e alla 1 Pre1111.,.s, n. 21, Pari,. no•. 1952. lotta comune sui due fronti, una cer– ta consacrazione ideologiea, 2 In Nenni e nei suoi seguaci. Si– Ione denuncia i detentori dello Sta– to totalitario mascherato da un ,·elo democratico e laico; nella destra c:Ù– to1ica, egli riconosce i detentori pii'1 o meno dichiarati dello Stato confos– sionale. Gli uni, ci dice Silone, vo– gliono subordinare la società religio– sa alla 8ocic1à politica; gli a1tri, la società politica alla società religiosa; tutti pretendono di realizzare 1'1111i– tà ideologica della na:r,ione, unità che, al XX secolo, non sarebbe altro che il risultato dclJa. costrizione. Di fronte a questo doppio pericolo, Si– Ione propone, come base cli accordo tra enttolici popolari e socialisti mo, derati, Ja laicità dello Stato e 1a a– policità della Chiesa, )a separazio– ne del potere temporale daJlo spiri– tuale su delle basi che egli cura di definire: a: Bisogna certamente la– .sciare alla Chiesa piena libertà per il ,uo maKUtero morale... L-0 stato puù legiferare secondo il minimo e- ' F.' for!e non auperffuo avvcrlirc che qn~IO intromeuerti d'ano tcrinore anar– chico nelle conleae interne dei gruppi in cui agiM:e lo S1ato - siano cui al governo od all"oppo1i1.inne -· ha una unica ra11ionc e l11n1.ionc: 1nosture come cui, condanna, ti • n1uover1i en1ro i limiti ri~idi dei mtt• canisrni di polerc, finiscono per troppo « rcall1mo • 1 non i111cndcrc più la reahà. 57

RkJQdWJsaXNoZXIy