Volontà - anno VII - n.1-2 - 1 marzo 1953

per l'etichetta e J>el nome degli uo– mini che la capeggiano. Queste due deviazioni l'llalia le ha poco conosciute. L'interventismo non attecchi che fra pochissimi de– menti, ch'erano noti più per il loro spirito ipercritico e dissolvente che per un vero amore di libertà, Il bol– scevismo, dopo una breve epidemia superficiale fino ai primi del 1920, più che altro cagionata dalla poca conoscenza e comprensione del feno– meno russo, pur avendo avuto più successo dell'interventismo ira gli e– lementi operai, lasciò l'anarchismo italiano 1>ii1 irriducibile che mai contro ogni indirizzo autoritario (de– mocratico o dittatoriale che fosse) della rivoluzione. Ma fuori d'Italia, sopratutto in Francia, le deviazioni furono pii1 no– tevoli e clamorose. Uno dei gruppi più influenti dell'anarchismo france• se che aveva avuto nel passato gran– di benemerenze per la diffusione del– le idee anarchiche e per l'indirizzo migliore che aveva saputo imprime– re al movimento, si sfasciò letteral– mente al contatto dei fatti: una par– te diventò guerrafondaia e democra– tico-wilsoniana; e la parte che s'era sah•nta dall'infatuazione guerriera e compì un'utile funzione dal 1914 al 1918 in senso internazionalista, fu at– tratta nell'orbita bolscevica nel 1919 ed i suoi elementi, salvo qualche in– dividuale eccezione, oggi sono in realtà degli aV\'ersari dell'anarchi– smo come i social-democratici di una volta. SJ)ecialmente il secondo fenomeno non si è avvertito in Italia così chias– sosamente come ahrove, poichè nes– suno degli elementi anarchici più conosciuti è passato nel partito del– la dittatura rossa. Però vi sono state 3S delle delezioni tra i gregari, per quanto poche e non conosciute oltr1~ la loro piccola cerchia; e il non te• ncrue conto sarebbe errore. Bisogna tenerne conto, cioè, come d'una con. seguenza dell'infiltrarsi o del perurn– nerc di tendenze autoritarie nell' a– narchismo, cui in passato si era ba– dato troppo poco. Meno ancora vi si badava ne) do– po guerra nella preoccupazione di raccogliere gente per Ju rivoluzione; e questo ci ha procurato la trisle sorpresa d~ veder qua e là passare aJ fascismo qualche recluta delle pili recenti, che era stata spinta veri-o d.i noi più dagli impulsi violenti sca– tenati dalla guerra che dal sentimen– to e dalla persuasione, sedotta più che altro dalla fama terroristica che ancora in certi ambienti circondava l'anarchismo. Si trattava di elemen– ti• tutt'altro che anarchici, autorita– ri anzi fino alla prepotenza o al •ser– vilismo; e non diventavano ribelli che per voglia di diventar capi a lo– ro volta oppure per la s1nania di me~ nar le mani. Questi ultimi casi, del tuno spora– dici ed eccezionali, niente affatto no– tevoli per le persone, furono assai pochi - meno numerosi, in ogni mo– dO\ che in tutti gli altri (>artiti di popolo, - ma sarebbe stolto l'igno– rarli. Il fatto che si siano avverati può insegnarci qualche cosa per l'av. venire. Ma con ciò non voglio atTat. to perdermi in recriminazioni nè far prOCCssi retrospettivi; poichè delle cose passate, i nove decimi erano Ì• nevitabili, e si son fatte perchè non si poteva altrimenti, date le circo– stanze, gli uomini, i mezzi e gli av– venimenti incalzanti. Del reato le deviazioni e degene– razioni determinate dalla guerra e

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