Volontà - anno VII - n.1-2 - 1 marzo 1953

5 TENDENZE AUTORITARIE N E L L' A N A R C H I S M O NON MI PARE che, nel campo anarchico, vi sia alcuno d1e ab. bia esplicitamente fin qui proposto una qualsiasi « revisione » delle i. dee e metodi dell'anarchismo. :t piuttos10 il sospetto che qualcuno possa aven.1e l'ioteuiooe, che ne melle s1,esso la parola io bocca o sulla penna di chi se ne mostra pre– occupato e quasi direi pauroso, e per cii, appunto irritato. Oisogna stare io guardia contro gli impulsi che, <1uando meno ce lo aspertiamo, insorgono inconsciamen– lC dal fondo dell'animo nostro, pcr– chè sentiamo turbata una nostra in– ,·c1erata abitudine mentale, sia pure anarchica o che tale crediamo. Tal– ,•olta ciò rivela poca sicurezza in noi &lessi e quasi un timore di essere in errore, quando non sia addirittura povertà o mancanza di idee. Per mio conto non avrei alcuna paura d'una revisione, se qualcuno 111 tentasse; anzi ne sarei grato a chi f"Crcassc in. tal modo d'illuminarmi, sicuro che non potrebbe con ciò che rafforzare la mia fodc, tanto se le sue rritiche a11parissero infondate quan– to 11'ei rimcisse a rivelarmi qualche rrrorc, purificata del quale l' idf"'a !'fllenderehhe ancor pila fulgida e ra: rehhe pii1 rapida il suo cammino. Jn un certo senso, del resto, l'anarchi– smo è fin <lal suo sorgere ormai se– colare, in uno stato di revi11ione per– manente; e ciò che ne ha (Atto e (a una. cosa viva è che i suoi militi, 1mr non cessando di combauerc, non han cessato mai e non cessano di riesaminare se stessi e ]e proprie i– dee, ncll'aue1ito inesausto ad una sempre JlÌÌ1 completa e pii, aha ve– rità. Ma ge non è il caso, oggi, di par– lare d'una revisione vera e propria, certo l'esperienza dura di qnesli ul– timi anni di guerra e dopo guerra hanno mostrato la necessità di una purificazione. Le basi fondamentali dell'anarchismo, come volonlà di Ji. herazione da tulte le autorità stata– li, padronali e clericali, e come m~– todo intransigente di rivoluzione )i. bertaria, restano intatte, oggi J>ÌÌI ve. re che mai. Ma, assai più evidenlc– mente che prima del 1914, si scor– ge oggi la necessità di liberare l'•– narchismo dalle scorie che, senza a– ver nulla a che rare con la sua dot• trina, vi si sono depositate sopra per abitudine, per negligenza o per spi– rito accomodante, spccialmenle da dopo il 1880. TI non essercene accorti a lem po o il non essercene curati, perchè pa– ~van cose secondarie e di poco mo. mento, d ha procurato non poche sorprese spiacevoli e delusioni. Da– sta ricordare il fenomeno inatteso e seonccrt,ante dell' anarchismo inter– ventisla del 1914-10, bensi limitato a poche persone (ed in Italia pili li– mitato che altrove) ma non per ciò 35

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