Volontà - anno VII - n.1-2 - 1 marzo 1953

rfomen.te spinto a u,egare la. giustizia e ad opprimere il lavoro. Coperuiv non. potrà mai emanciparsi dall'oppresskme secolare, se allo Strzlo wssor– bente e demoralizzante no11,sostituirà lu libera federazione dei grup11i pro– duttori fondati suU'eguaglian:r.a e la solidarietà. Infatti nei diversi luoghi ove si è tentato d'organizzare il lavoro per migliorare la condizione del proletariato, il minimo benessere ben presto è stato assorbi«> dalla classe dei privilegia.ti che tende continuamente a sfrut.• tare la classe operaia. Ciò non esclude e/te l'organizzazione sia un fattore di forza tak che anche nelle condizioni attuali ,wn si può rinunciarvi. In essa il proletarUlto fraterni::.a nella comunità d'interessi, si esercita alla vita collettiva, si prepara alla. loua suprema. All'organismo privikgiato e autoritario dello Stato si dovrà sostituire l 'organi:z.zazione libera. e spontanea del lavoro, che sarà una garanzia per– manente del mantenimento dell'organismo economico contro quello poli– tico. Lasciando alla pratica della rivoluzione sociale i dettagli dell'organi::.– zazionc positiva, noi intendiamo perciò organizzare solidalmente la res~ stenzn su forga scala. Lo sciopero sarà. per noi un mezzo prezioso di lotta, benchè non. ci facciamo illusioni sui suoi risultati economici. Noi l'accettiamo come un pmdotto dell'antagonismo fra lavoro e capitale. In questo antagonismo gli operai diventeranno sempre più coscieuti dell'abisso che esiste fra la bor– ghesia e il proletariato. A itraverso k piccok lotte economiche il proleta• rfoto si prepara alla gra,uk lotta rivoluzionaria che distruggerà tutti i pri– vilegi e /,e classi e darà all'operaio il diritto di godere del prodotto intc• grak del suo lavoro e con q11est.ugli procurerà i mezzi di sviluppare llttta la sua forza materiale e intellettuale e morak. NOTA Il congresso di Amsterdam (27 ago.sto 1907) approvò utl411ime, dopo appassionate discussioni su « La qUe$tion.e operaia », una nw;ion,e che aveva il seguente preambolo: u ... La lotta di c1asse e l'ewa.ncipazionc del 1>rolctariato non sono iden– tiche alle idee e aspirazioni dell'anarchismo che mira - al di sopra delle aspirazioni immediate delle classi - alla liberazione economica e morale della persona umana >. Sui problemi della organizzazione, anch'essi appassionatumemc auqli=– z;oti, venne alfine approvata una mo%iorw Dunois, la quale, su proposta di Mulntesta, vemw completata con la definizione seguente: « .•. la federazione anarchica è un'associazione di grup1>i c d'individui entro la quale nessuno può imporre la sua volontà e limitare l'iniziativa degli aderenti. Rispetto alla società attuale essa ha pe-r fine di cambiarne tutte le condizioni, sociali economiche e morali, ed in questo senso sostiene la lotta con me::i adeguati a tal fine ». · 3.1

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