Volontà - anno VII - n.1-2 - 1 marzo 1953

narchia. Lo conosco daJla Germania del J)rimo do1>oguerra, oratore e po– Jeu11s1a nostro di fama. Alla buona, come Gori, Faure, Malatesta, Han Ryner. È il nonno lontano dei com- 1u1gni tedeschi. La sua ansia di ri• cu 1 ,.•ro dopo 1anta ruina può ren– Jcrlo indulgente. Iconoclasta - non u sassaiolo ». sihbcne all'altezza di ehi ama Platone, ma piì1 ancora ama quella che credf' la verità - Rocker non saprebbe apprezzare i suoi umi– ci inversamente. Prunier, con nobili iute111i, accen– na II Rocker negli anni dell'ultima gu<"rra. Come dato di fotto Hoclcer non itwoca amnistie. Lo dice chia– ro nella fine delle sue J\fmr1orie: tre volumi sommi, inobliahili, si dissen– ta pure in qualche dcnai;Lio. Poichè le passioni non mancano, sia per– messo a me che ero sul luogo, di dirr che, anche do\'e non concor– <lanuno ap1licno, tutti dovemmo con– statare il costume e la dignità anar– chiC"a di Rocker in ogni tempo. Rockcr arrotonda in questo feb– braio il suo ollantcsiruo anno e io C'redo di potergli dire per tutti noi l'augurio affettuoso del cuore. È ,wturale, scrh·c Prunicr, che un Gastcm /.,,cvt1I, Wl Santilla11, un Au– ,rmtin So11c/1y, un Rocker, tengano co11to nei loro attcggiame11ti, ,lei profondi ctm1bim11mui sopruvucuuti 111•/lnsituazio11c infpr,u,zi-011ale. Saturalissimo, diranno tutli. Que– sta è JJerò una generalità che non dire niente. L'importante è di sa- 1,ere J>erchè Prunicr si appoggia a compagni d1c non è ben sicuro se sc1,ara,w concordi il problema della 1,tuerra di ieri. dai problemi sociali Ji OfE,gie dalla guerra cli domani motlina. Augustin Soucl1y. per esempio, il 12 solo dei nominati col quale potei di– scutere recentemente, è di una lo– gica lerrca. Egli non dice e disdice, e non taglia a fette la storia. Souchy è incline a credere ad un capitali– smo e ad uno Stato moderuizzati, caJ>aei di redimer1i con le riforme. Non sarebbe mica stupido il si– gnor Creso, se sa1,e11se poter volere le sei ore seuimanali con il salario di abbondanza, evitando così il di– lemm11: o la catastrofe per la sopra– produzione ingorgata, o la guerra. Mu... ma tutte le opera;;ioni e3egui– te, direbbe Roberto Ardigò - rioè tutta la storia e (già già) tutta la cron11ca (vedi Eisenhower) insegnuno che Cristo (u colpevole di chiedere la rinuncia dei privilegi a gente che stava tanto bene! Certo, se Cristo a\'esse avulo ra• gioue, l'anarchismo non sarebbe quel me::;;o abbreviato di lavoro che è. Moltissime e s1ravaganti furono, ad esempio, le illusioni che suscitò il ncw deal di quel giacobino della riforma che (u Roosevelt; ma ecco che )a realtà svcglii1. i dormienti. Al 1>os10dei ruseveltinni oggi Creso si sceglie il genernlone e questi trova lo Stato acoenlratissimo e la popola– zione piena di spirito militare, in un Jlaesc dorn vent'anni fa non si trovava un uomo in divisa militare a pagarlo a peso d'oro. Ma intanto l'Europa è staia liberata ( ?) dalla peste Cascista che i liberatori avc\·a– no 1>rotctto e che si sforzano di rar so1)ra,,vi\"crc, e che coltivano in cua loro, per combattere un' ahra pe– ste ... e far la guerra 11. rotazione. u Cose che dicono anche i bolsce– vichi » - mi ris1>ondeva con la sua aria sincera - il buon Souchy. Ma i bolsce,•ichi incol11errhbero di tutte

RkJQdWJsaXNoZXIy