Volontà - anno VII - n.1-2 - 1 marzo 1953

viru:ere. Afa tulti ammisero che il domtmi 11011 era ipotecabile. Nè van dimenticati così presto gli effetti delle lunghe intermittenti rea– zioni. anc110 nei regimi cosidctti li– berali. da tre quarti di secolo in , 111a. Si sa che cosa significhi io psi. cologia il tlisuso e si sa che l'incli– vidno è cib che diventa. Il movimento aveva i caratleri elci grandi rh·olgimenli storici: c'erano con l'anarchia i primi e gli. ultimi: Caficro che ~etta la sna fortuna per l:i pro1l:1ganda; Villorio Pini, che prende dove cc n'è, per la propa– ,;mula. - Gnlleani spiegò piì1 lardi ;1 Merlino, pcrchè non si perdeva niente, o insomma c'era compenso, manC'ando i grandissimi nomi, quan– tlo i/ popolo comune veniva verso ,li noi. Il fatalismo scientifico? Dopo il Settanta slrMipù in tutli i campi det– ti progressisti. Aiutò a giubilare il Dio di Mazzini. che benediva dal cie– lo il Diritlo di Proprieti,: ben altra cosa che non il disporre ciel futuro df'I proJ)rio lavoro. Prunit·r nilc anche Bakunin vol– f!ari::rrtore ,lcl catechismo economi– co m.11rxiM11 .•• Qnesto è un ferra– vecchio dell'antimarxismo marxista, che attribuisce a Marx... l'im•en– zione del socialismo e (a di tutti i socialisti cl4"i seguaci di Marx! Non esageriamo e non prendiamo lucciole per lanterne. Ne] passato dell'anarchismo non c'è l'escm1>io della tendenza antori– tari::r.. (Sempre a parte le mosche bianche, tra le quali quelle buone lane che forono i Novatori tancre– tliani). In una misura sporadica non pote\'ano mancare le in61trazioni au– toritarie. frutto di ambiente; ma I' :nrnrchisino seppe autodisintossi– earsi. I cattivi esempi, caso mai, ,,i ru. rono nei passali revisio11isti; intendo quelli che ne presero una febbre. OJ?~i si (a un gran santificare Mer– lino. Non io vorrb mancar di rispet– to alla sua memoria. Ma sta di fotto che il hnon Saverio, ,,erso il ovan– tasclte, e-on l'ansi.a del re,·isioni!mto riuscì a ,lis/(lre e non (I /<1rc dC'gli :marchici, im•i1andoci ad accorrere aJle urne, alh1 conquista elci Conm– ne, ecc. Ne uscì ()eluso ma restò su– periore a qualche suo aJlievo. I mae– :--lri 1lc,•ono ~·m1•re 1t•mert• lo :e/o def!li scolari. Prnnier ac('cnni pure a del re,·i– sionismo mala1es1iano. Tutti sanno il filo che Malalesta deue da torrere al Merlino. Nello stesso torno di tempo (Novantase11e) Malatesla dissf' il fotto sno a1 gran Cipriani. sulle c~mdidatnre prolcsta e anche sugli arruolamenti per la i;merra di Grecia. Pii, tardi Errico insorse contro il rf",•isionismo <1i Za– vattero (1913) e !':11 « Umanità No– \'a )) non risparmiò la Giacomclli, per il suo Nluca;,:ionismo antiin!'ur- rezionale. ' Non cerchiamo lucr nrl1a hah1•le delle linJ?uC. Tn Germania affiorano df'lle lf'n– dcm-,e che noi Italiani (ummimi) ri pudiammo. ai tempi dei "libertari)), Vi sono degli anarchici nei consi– gli comunali. Proprio come ,,olc, 1 a PerclJi e compagni. Prunier ci riassume dcJlc idt'.'t'.'rti Rocker. Hocker è una personalità che fa onore all'anarchismo montlialc. Inge– gno cuore fede pratica poesia costu– me. formano in lui il ritmo dcll'a- 11

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