Volontà - anno VI - n.10-11 - 15 dicembre 1952

realista, l'epoca dei manifesti, degl.i scandali, della scrittura automatica, e dei discorsi i1motici di Desnos. Eluard che aveva sposato Gala, puhblicava Mourir de ne pus 111-ourir, fuggiva una mattina di marzo del 1924, si imbar– cava a Marsiglia, raggiungeva l'Oceania, Tahiti, le isole Cook, l'Indonesia, Ceylon ... Viaggio misterioso sul <1uale non si. è mai spiegato, fuga alJa Rirn– baud, lungi dalle parole e dal rumore e dall'agitazione parigina, desiderio di gustare finalmente Ltt terre bleu comme un orange la terra azzurra come un'arancia. Lo si ,,cde a Roma, nel palazzo in rovina d'Hebdomeros, a Vienna cd a Praga, dove venne a raccogliere il ricordo d'A1>ollinaire, Le /rom. c,ux vitrcs comme font les veillcurs de c/1agrin La fronle sui vetri come fa ehi veglia nel dolore J,, te cherclw par-delà I' attente io ti cereo al-di-là dcll'anesa a Londra presso Roland Penrose, in Spagna ... Da <1uella foga inconsolabile nacque Cllpitale de fo douleur (1926). Un poco dopo Dali sposava Gala Eluard. Che cosa resta di EJuard surrealista? Egli aveva imparato da Lautrèa– mont che la « poesia doveva essere fatta da tutti e non da un solo»; da Breton, con i I quale si preparava a scrivere L'Irnmaculèe Conception, che essa deve proporsi (< l'assimilazione continua dell'irrazionale » al di Cuori di ogni preoccupazione estetica e morale, e lui stesso la dedicava aU'esal– tazionc ap1>assionata della libertà. Ma la storia lo prendeva alla gola. Con la guerra di Spagna giungeva il tempo « in cui tutti i poeti hanno il d.iritto e<l iJ dovere di sostenere che sono profondamente radicati nella vita comune>), Egli si staccava dai rimpianti, dai sogni e dal vento della memoria, mandava un grido d'allarme per « liberare J'immensa pietà di questo tempo sordo agli appelli strazianti ... di questo tempo che si seppel– liva sulle rovine della libertà ». (Cours Nalllrel, 1938). Regctrdez trmmiller les blltisseurs de ruines Guardale lavorare i costruuori di rovine lls sont riches, patimus, ordonnès, noirs et betes Sono rieclii, 11azienti, ordinati, neri e slupidi Mais ils /0111 de leur mieu.x pour e,re seuls sur tert'e Ma fanno del loro meglio per essere soli sulla terra lls soni ,m. bord de l'homme et le comblcnt d'ordures ... Sono vicino all'uomo e lo colmano di sudiciume, 583

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